Nizza
Città della Francia merid., sul Mediterraneo; capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime. Fondata dai coloni focei di Marsiglia come baluardo contro i liguri, per timore di questi si sottopose [...] vescovile e comitale, l’autonomia del suo comune. Ma, alleata di Pisa, dovette subire le rappresaglie dei genovesi, i quali aiutarono iconti di Provenza a riaffermarvi il vincolo feudale; nel giugno 1176 passò sotto Alfonso II re d’Aragona e alla ...
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ALBICINI, Cesare
Enzo Piscitelli
Nacque a Bologna il 27 apr. 1825, dal conte Antonio e dalla marchesa Violante Albergati-Capacelli (nipote del drammaturgo omonimo); laureatosi in giurisprudenza presso [...] il 28 luglio 1891.
Di vasta cultura storica, letteraria e giuridica, l'A. fu, insieme con il concittadino conte G. Gozzadini, tra i fondatori della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, e vi esercitò per dieci anni l'ufficio di ...
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Robilant, Carlo Felice Nicolis conte di
Militare, diplomatico e politico (Torino 1826 - Londra 1888). Esponente di una ricca famiglia nobile fu avviato giovanissimo alla carriera militare. Partecipò [...] allargare la sfera d’azione dell’Italia e tutelare ulteriormente i suoi interessi nel Mediterraneo, Robilant procedette a stipulare anche un con la Gran Bretagna che impegnava, tra l’altro, i paesi a collaborare per mantenere lo status quo in Africa ...
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L’attività dello Stato diretta all’attuazione della norma giuridica nel caso concreto, e l’insieme degli organi cui è demandata tale funzione.
Cenni storici
Nel diritto romano, si intendeva per iurisdictio [...] in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi; la Corte dei conti, nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge; i tribunali militari, che, in tempo di guerra, hanno la g. nei casi stabiliti ...
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Nel mondo feudale, mutuo rapporto di fedeltà e protezione tra due persone, entrambe libere, l’una delle quali, il vassallo, si sottometteva all’autorità di un’altra, detta senior (fr. suzerain), promettendogli [...] , ossia i vassalli del re (o imperatore), il legame di v. si caricò di una valenza politica, anche se non va confuso con cariche politiche o con quelle di duca, marchese e conte, con cui poteva coesistere nella stessa persona. La contropartita ...
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Giurista scozzese (Drummurchie, Ayrshire, 1619 - Edimburgo 1695). Professore a Glasgow (1641), quindi (1648) a Edimburgo, dove iniziò la carriera di avvocato. Attratto nella polemica politica, andò all'Aia [...] e a Breda (1650) per negoziarvi l'accordo tra Carlo II e i presbiteriani scozzesi. Ma, dopo la sconfitta ad opera di Cromwell, S. tutti i funzionarî pubblici la prova di appartenenza alla Chiesa anglicana, e simpatizzò con la resistenza del conte di ...
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Giurista e uomo politico (Mixbury, Oxford, 1812 - Blackmoor, Petersfield, 1895). Studiò a Oxford (1830-34), dove sviluppò, a contatto col movimento di Oxford, l'atteggiamento religioso cui restò fedele [...] come capo dei liberali unionisti. Il suo interesse per i problemi religiosi è testimoniato dalla Defence of the Church of and tithes (1888), notevole analisi critica dello sviluppo di alcune istituzioni ecclesiastiche. Nel 1882 fu creato conte. ...
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Giureconsulto siciliano (Salemi 1682 - Milano 1753 circa). Membro della Giunta degli affari ecclesiastici di Sicilia, sostenne (1713-14) i diritti di Vittorio Amedeo II sulla Sicilia nei confronti della [...] ) a Torino, ove progettò un riordinamento dello Studio generale di Torino su basi regalistiche e filogiansenistiche, quindi (1728) a Milano e a Vienna, al servizio di Carlo VI, che lo fece conte, poi prefetto, infine questore del Consiglio di Milano. ...
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Uomo politico e giurista ungherese (Verböc 1458 circa - Buda 1542); dopo essersi formato in Italia, occupò elevate cariche nella magistratura, ricevendo (1514) da Ladislao II di Boemia e Ungheria l'incarico [...] di redigere il codice del diritto consuetudinario noto come Tripartitum; diresse varie missioni diplomatiche per sollecitare aiuti contro i Turchi. Conte palatino di Ungheria (1525), dopo la sconfitta di Mohács (1526) aiutò G. Szapolyai a salire al ...
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Avvocato e uomo politico (Foggia 1758 - Napoli 1842), fu in rapporto con i maggiori illuministi italiani. Consigliere di stato sotto G. Bonaparte e G. Murat e dal 1809 ministro di Giustizia, ebbe parte [...] importante nella pubblicazione di nuovi codici; ottenne un seggio all'Accademia delle scienze e il titolo di conte di Camaldoli. Ritiratosi dalla politica (1815), fu di nuovo ministro di Giustizia nel 1820, ma dovette dimettersi per dissidî con il ...
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conte
cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica...
contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. Dire, a voce o mentalmente, la serie...