Prelato (970 circa - 1021), figlio del conte Ugo di Worms, prevosto del duomo di Worms, cancelliere per l'Italia (994) e arcicancelliere per la Germania (998-1002), arcivescovo di Colonia (999), amico [...] e consigliere di Ottone III di cui riportò la salma in patria. Meno amichevoli furono i suoi rapporti con Enrico II, che tuttavia appoggiò nella fondazione dell'arcivescovato di Bamberga (1007). Fondò (1002) e dedicò (1019) l'abbazia di Deutz. Non ...
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Ecclesiastico (m. Orléans 886). Figlio del conte di Auxerre e di Parigi, Corrado, e strettamente imparentato con la casa imperiale carolingia, partecipò attivamente alle lotte interne fra i varî pretendenti [...] alla dignità imperiale, riuscendo ad assicurarsi una posizione sempre più elevata. Fu prima abate di St. Germain-des-Prés, poi delle abbazie di St.-Bertin e di St.-Omer; poi con l'appoggio di Lotario II ...
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Paolo Scolari, romano (m. ca. 28 marzo 1191); cardinale e vescovo di Palestrina, eletto a Pisa il 19 dic. 1187, successe a Gregorio VIII. Pacificatosi con i Romani, ribelli dal 1143, riportò la Curia pontificale [...] III. Promosse la 3a crociata; staccò la Chiesa scozzese dalla primazia inglese (1188) e, per impedire la riunione della corona imperiale con quella di Sicilia nella persona di Enrico, favorì l'elezione di Tancredi, conte di Lecce, a re di Sicilia. ...
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Ecclesiastico (820-886); prese parte, durante il regno di Carlo il Calvo, alle guerre contro i Normanni, da cui fu fatto prigioniero nell'858. Dall'867 cancelliere e arcicappellano di Carlo il Calvo, re [...] il Giovane, figlio di Ludovico il Germanico. Nell'883 fu eletto vescovo di Parigi e si prodigò col nipote Ebles, abate di Saint-Germain e col conte di Parigi, Eudes, nella difesa della città, assediata dai Normanni nell'885. Morì durante l'assedio. ...
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Ecclesiastico (n. nel regno di León 1482 circa - m. Veroli 1540); figlio del conte de Luna, fu dapprima al seguito del card. F. Ximenes; entrato (1498) nell'ordine dei minori, ne fu eletto ministro generale [...] , tra Carlo V e Clemente VII; in compenso fu (1528) creato cardinale; fu ambasciatore (1536) di Paolo III presso Ferdinando I d'Austria. Propose senza successo una riforma del Breviario che, nei criterî sostanziali, fu poi adottata da Pio X (1911). ...
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Benedettino (m. 812), figlio del conte Teodorico e nipote di Carlo Martello per parte di madre; fu incaricato da Carlo Magno della difesa della Marca di Spagna, che attuò con alterna fortuna, ma grande [...] di Gellone, imponendo ai monaci la riforma di Benedetto d'Aniane; nell'806 vi entrò egli stesso accettando di compiere i lavori più umili e di sottoporsi alle più austere penitenze. Venerato subito dopo la morte come santo, fu canonizzato da ...
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Figlio (m. in Gheldria 1284) di Gherardo IV conte di Gheldria, vescovo di Liegi (1247), lottò contro il duca Enrico III di Brabante, alla cui morte (1261) divenne il signore più potente dei Paesi Bassi. [...] Ma le lotte contro il Brabante (1267-69) e le rivolte popolari interne indebolirono sempre di più la sua posizione; i suoi sudditi non fecero mistero della loro avversione verso di lui e ricorsero presso Gregorio X, che era stato arcidiacono di Liegi ...
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Arcidiacono (m. forse Viterbo 1295) della cattedrale di Bologna, dal 1278 arcivescovo di Pisa. Non è certo che appartenesse alla famiglia Ubaldini. Ardente ghibellino, cercò di battere separatamente i [...] Pisa, e facendo condannare a morte il secondo per tradimento (1289). Poi favorì la cessione della signoria della città a Guido da Montefeltro. Appare, sinistro e muto personaggio, nel celebre episodio dantesco del conte Ugolino (Inf. XXXII-XXXIII). ...
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Barone di Ausonio e conte di Ariano (St. Jean de Robians 1285 circa - Parigi 1313), terziario francescano sposato a Delfina di Signe, con cui visse in castità, fu più volte in Italia: ad Ariano (1309) [...] per prendere possesso della contea, a Roma (1312), dove combatté i ghibellini e l'imperatore Enrico VII di Lussemburgo, una terza volta come ministro di Carlo di Calabria, per il quale si recò a Parigi a chiedere la mano di Maria di Valois. ...
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Ecclesiastico e letterato (n. Valladolid 1588 - m. 1646); della sua vita si hanno scarsissime notizie: fu canonico a Zamora e a Saragozza, poi abate della chiesa collegiale di Toro e dimorò qualche tempo [...] a Roma al servizio del conte di Monterrey. Scrisse in prosa e in versi: La prodigiosa historia de los dos amantes Argenis y Poliarco (1626), il romanzo pastorale La Cintia de Aranjuez (1629). Tradusse dal latino i componimenti poetici di Urbano VIII. ...
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conte
cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica...
contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. Dire, a voce o mentalmente, la serie...