Terzogenito (Chambéry 1528 -Torino 1580) del duca Carlo III e di Beatrice di Portogallo. Al servizio dell'imperatore Carlo V e di Filippo II d'Asburgo, si distinse in particolare per la sconfitta inferta [...] esercito, per evitare ogni possibile ripetersi del disastroso periodo d'occupazione franco-spagnola: e va sottolineato che fra i primi in Europa formò, sia pure tra difficoltà, un esercito costituito di forze locali. Insieme con le forze di terra ...
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Architetto e scultore (Firenze 1377 - ivi 1446). Riconosciuto, già dai suoi contemporanei (dall'Alberti che gli dedicò il suo trattato Della Pittura, all'autore della nota biografia, dai più identificato [...] a Giovanni Pisano, mostra una rinnovata e forte tendenza drammatica e dinamica; e ancora il Crocefisso ligneo in S. Maria Novella e, forse, i tondi con gli Evangelisti nella Cappella de' Pazzi. Dopo il concorso per la porta del Battistero, vinto ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] (1534-36) e fu segretario dell'Accademia vitruviana, poi (1541-43) fu in Francia al servizio di Francesco I (non sappiamo con certezza cosa fece), e (1543-50) a Bologna, occupato in lavori di carattere tecnico e dove fece, fra l'altro, il portico dei ...
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Nome con cui è noto il pittore Pietro di Giovanni Buonaccorsi (Firenze 1501 - Roma 1547). Allievo di Raffaello nell'impresa delle Logge Vaticane, fu in seguito pittore di corte di A. Doria a Genova e di [...] Giovanni da Udine la Sala dei Pontefici nell'appartamento Borgia, in Vaticano (Oculo con quattro angeli); dal 1524 al 1527 lunette con la Visitazione, la Carità e la Fede e arco con i Profeti Isaia e Daniele, cappella Pucci) e a S. Marcello ( ...
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Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] Salve Regina. Diciottenne, si recò a Napoli ove completò in tre anni i suoi studi con G. Furno, C. Conti, G. Tritto e N. Zingarelli. Appartengono a questo periodo sei sinfonie (all'italiana, ossia in un solo tempo), due messe, una cantata e varie ...
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Dionìsio (o Dionigi) I il Vecchio tiranno di Siracusa. - Tentò di unire tutti i Greci d'occidente a difesa della propria civiltà contro l'elemento "barbaro" (Cartaginesi, Italici, Etruschi); ma, basando [...] di libertà dai quali la civiltà greca nasceva; l'opera sua fu perciò caduca, anche se è da riconoscere in lui la figura più rappresentativa che ebbero i Greci di Sicilia.
Vita e attività
Figlio (432-367 a. C.) di Ermocrate; sposò la figlia di un ...
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Poeta (Bologna tra il 1230 e il 1240 - Monselice 1276). Tra i più incisivi esponenti della poesia tosco-emiliana del XIII secolo, indicato da Dante come precursore dello stil novo, nella canzone dottrinale [...] esponente della cultura bolognese del suo tempo, sia sotto il profilo biografico (operò attivamente in qualità di giudice), sia sotto quello retorico, come testimoniano i modi della sua arte. Partecipò alle lotte politiche del comune di Bologna quale ...
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Giurista (seconda metà sec. 11º - primi sec. 12º), considerato il fondatore della scuola di diritto di Bologna. La renovatio da lui operata significò la nascita dello studio del diritto come scienza autonoma [...] scuole di arti liberali. I. introdusse negli studi giuridici in tutto) degli anni 1112-25; la tradizione scolastica bolognese lo ricorda come maestro di arti liberali. Di sua iniziativa e senza maestro si dedicò allo studio dei testi giustinianei, i ...
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Figlio (Visegrad 1326 - Nagyszombat 1382) di Carlo Roberto d'Angiò e di Elisabetta, figlia del re di Polonia Ladislao. Ereditò dal padre la corona d'Ungheria (1342) e dallo zio Casimiro III quella di Polonia [...] (1370) e unì i due regni. Promuovendo una politica di espansione, fra il 1346 e il 1350 tentò di conquistare il Regno di Napoli, senza in fine riuscirvi, mentre si impadronì (1358) della Dalmazia a danno di Venezia.
Vita e attività
Regnò come re d' ...
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Medico, botanico e filosofo (Arezzo 1524 o 1525 - Roma 1603). Allievo a Pisa, ove si recò intorno al 1544, di L. Ghini, G. Guidi, R. Colombo e S. Porzio, attento lettore di Vesalio, C. è un tipico esponente [...] commenti) abbracciano varî campi. Il De plantis (1583), in cui sono descritte milletrecento piante, molte di nuova conoscenza, animali e una tassonomia diagnostica, i cui criterî distintivi sono i principî nutritivi, gli organi della fruttificazione ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).