Nome caduto in disuso, che non designa un gruppo zoologico definito, ma genericamente i vermi, in particolare quelli parassiti.
F. Redi (1684) fu il primo che li studiò con criteri moderni; A. Vallisnieri [...] vi soggiornano più o meno a lungo e talora sono in grado di compiere nell’organismo infestato lunghe e complesse migrazioni. I disturbi provocati dall’elmintiasi sono pertanto molteplici e variano a seconda della specie parassitaria e degli organi ...
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Condizione in cui i gameti del sesso maschile e quelli del sesso femminile differiscono per forma e dimensioni ( eterogameti), in contrapposto alla isogamia in cui i gameti dei due sessi sono morfologicamente [...] di gameti: nella specie umana il sesso maschile forma due categorie di spermatozoi con i cromosomi sessuali X e Y; il sesso femminile è omogametico in quanto nelle uova è presente solo il cromosoma X. Eterogametangio è il gametangio (➔ gametogenesi ...
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Sostanza costituente l’esoscheletro degli Artropodi e i rivestimenti cuticolari di altri Invertebrati. Nel regno vegetale si trova come materiale plastico sostituente la cellulosa nella membrana cellulare [...] cristalline note della c. denominate α, β e γ.
La chitinasi (peso molecolare 30.000) è l’enzima che scinde la c., diffuso in tutti i batteri e i funghi, e prodotto anche da alcuni protozoi, da molti tipi di invertebrati, da rettili, anfibi e pesci. ...
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Biologa tedesca (Crefeld 1899 - Edimburgo 1994), trasferitasi in Inghilterra nel 1939, fu prof. di genetica animale all'univ. di Edimburgo. Nel 1943 dimostrò in collaborazione con W. M. Robson, che alcuni [...] gas asfissianti, in particolare i composti del gruppo dell'iprite (mustard gas), hanno la capacità di indurre mutazioni geniche o cromosomiche, analogamente alle radiazioni ionizzanti. Questa scoperta aprì la via allo studio dei mutageni chimici, uno ...
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trabecola In anatomia e istologia, struttura a pilastro o trave, o a fibre riunite in un fascio. In anatomia microscopica, t. di Remak, file di cellule epatiche che appaiono ramificate e separate da piccoli [...] spazi sanguigni, i sinusoidi.
In embriologia, le due sbarrette di cartilagine che, nello sviluppo del cranio cartilagineo, limitano la finestra ipofisaria. Con il procedere dello sviluppo, si fondono con le capsule cartilaginee e ottiche e si ...
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Biologia
La condizione degli individui ermafroditi in cui i gameti maschili maturano prima dei gameti femminili; la condizione in cui i gameti femminili maturano prima di quelli maschili è detta proteroginia.
Botanica
La [...] p. rappresenta una strategia evolutiva per evitare l’autoimpollinazione e consiste in particolare nella maturazione delle antere o del polline di un fiore, prima della maturazione dell’ovulo; per es., nei garofani. La proteroginia, nella quale ovulo ...
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tetrade biologia In citologia, gruppo di 4 cromatidi che si forma allo stadio di diplotene, durante la meiosi, e presenta la massima contrazione allo stadio di diacinesi. botanica Complesso di 4 cellule [...] madre, come si ha di norma nella formazione delle spore. T. si chiama anche il complesso di 4 granelli pollinici (microspore originatesi per tetradogenesi), i quali in alcune piante (Ericacee ecc.) restano uniti permanentemente e vengono dispersi ...
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tropine In biochimica, i sei ormoni prodotti dall’ipofisi anteriore (adenoipofisi), in risposta agli ormoni ipotalamici. Sono costituite da polipeptidi relativamente lunghi che, a loro volta, attivano [...] la risposta ormonale delle ghiandole endocrine ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] di cui la genetica è debitrice alla biologia molecolare è il grandissimo numero di possibili alleli di un gene. In particolare per i geni strutturali questo numero è dell'ordine di varie centinaia, dato che ognuno di questi geni è lungo qualche ...
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POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] mantenuto nelle popolazioni naturali per mezzo dell'eterosi. Si è visto infatti che gli eterozigoti per i vari ordinamenti strutturali sono in genere più frequenti dell'atteso, presentano una maggiore vitalità e producono un maggior numero di figli ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).