Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] delle tarde colonie e città romane perfettamente regolari e delle eventuali pretese di vecchie tradizioni ad esse connesse. Bisogna dire che anche la testimonianza di Servio (ad Aen., i, 422) secondo cui una città doveva avere tre porte, tre vie e ...
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Megalopoli
AAgostino Petrillo
di Agostino Petrillo
Megalopoli
sommario: 1. Introduzione. 2. Nascita del concetto. 3. Gli anni settanta-ottanta: discussione e crisi del modello. 4. Mega-città, città [...] produzione e dei commerci e dalla concentrazione di minoranze nei vecchi centri urbani. La popolazione più abbiente e più influente lasciava i centri delle città, dove rimanevano i poveri e gruppi etnicamente segregati (v. Beauregard, 1993). Anche a ...
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Abitare
Vinicio Ongini
La casa come bisogno e come diritto
Tutti gli uomini hanno bisogno di una casa; di un riparo che li difenda dal caldo, dal freddo, dalla pioggia, dal vento; di un rifugio sicuro; [...] si trasforma. La casa torna a essere bella e accogliente com'era un tempo. Sul retro riappaiono il vecchio giardino e la bambina che una volta giocava tra i suoi alberi. A quella magica ora è come se l'edificio aprisse l'album dei ricordi accumulati ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] di quelle in S. Giovanni Evangelista o, ancora, per quanto riguarda i monumenti sepolcrali, nei casi per es. della cattedrale di Gaeta e della certo se i pezzi riutilizzati venissero riconosciuti sempre come antichi o pittosto solo come vecchi e se ...
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Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] estendeva fino al Brabante, a sud-ovest fino a Limburgo sul Lahn e aveva i suoi centri a Colonia e intorno a Coblenza ‒ a partire dal sec. di piani dalla leggerezza gotica. Quest'equilibrio fra vecchi e nuovi elementi stilistici si mantiene lungo l' ...
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DEL GRANDE, Antonio
Manfredo Tafuri
Figlio di Ludovico, nacque a Roma (Pollak, 1909, p. 159), ma la data della sua nascita non è documentata; deve porsi comunque intorno al 1607 perché in una nota stesa [...] abbiamo per ora notizie.
Portoghesi (1964) scrive che il suo nome appare fra i conti del convento di S. Lucia in Selci a Roma, insieme a quelli di A. Casoni, G. De Vecchi e F. Peparelli, ma la notizia non è confermata: nei fogli di giustificazione ...
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PROTIRO
F. Gandolfo
Il termine p. (dal gr. πϱόθυϱον) indica una struttura architettonica anteposta a un portale e dotata di vitalità funzionale autonoma nella copertura e nei sostegni.La forma più usuale [...] più complessa, in cui dei telamoni, alternativamente giovani e vecchi, siedono al di sopra di animali mostruosi. Più 266-274 (2 voll., Roma 1901-1907); A.K. Porter, Lombard Architecture, I, New Haven-London-Oxford 1917, pp. 385-386; E. Mâle, L'art ...
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Vedi FORO dell'anno: 1960 - 1994
FORO (forum)
G. Carettoni
(Foro Romano e Fori Imperiali: v. roma). I Romani designavano con la parola forum la piazza principale dei nuclei urbani, corrispondente all'agorà [...] , Il foro e la basilica severiana di Leptis M., in Mon. Ital., viii-ix). In Cuicul i Fori si sono sviluppati senza un particolare piano urbanistico: il "F. vecchio" è una piazza quasi quadrata (m 48 × 44) riservata ai pedoni, con porticati limitati a ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vecchio
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...