Polso
Rosadele Cicchetti; Red.
Nell'accezione originaria il termine polso (dal latino pulsus, "battito") indica la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, in particolare delle arterie, [...] radiale all'estremità distale del radio, un ulnare all'estremità dell'ulna e un intermedio tra i due; all'estremità ulnare della fila prossimale, in molti Rettili e Mammiferi è presente un osso sesamoide, il pisiforme. La fila successiva dei carpali ...
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Midollo osseo
Patrizia Vernole
Si chiama midollo osseo il tessuto molle emopoietico che è contenuto fra le trabecole nelle cavità delle ossa dei Vertebrati. Nell’uomo esso è pari a circa l’1,5% della [...] a scomparire. L’ultimo stadio del processo di maturazione è costituito dai reticolociti, i quali perdendo il nucleo si trasformano poi in globuli rossi maturi che entrano nella circolazione sanguigna. Alcuni reticolociti possono tuttavia migrare ...
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BONELLI, Franco Andrea
Baccio Baccetti
Pietro Omodeo
Nacque a Cuneo l'11 nov. 1784, dodicesimo figlio di Tommaso e Veronica Boschis. Studiò dapprima a Cuneo, poi a Torino ove la famiglia nel frattempo [...] Torino, XXI (1906), n. 535; XXIII (1907), n. 579; XXIII (1908), nn. 586, 591; XXIV (1909), nn. 601, 606; L. Camerano, F. A. B. ed i suoi concetti evoluzionistici(1812-1830), in Mem. della R. Acc. delle Scienze di Torino, s. 2, LX (1910), pp. 409-476. ...
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aquile, avvoltoi, falchi
Giuseppe M. Carpaneto
Predatori del cielo, tra gli alberi e le montagne
Le aquile, gli avvoltoi e i falchi sono le più note delle trecento specie dell'ordine dei Falconiformi, [...] non si limitano all'imbecco, ma continuano anche dopo che il piccolo ha abbandonato il nido. In questo modo, i genitori trasmettono al figlio tutta la loro esperienza: i trucchi per catturare le prede e per evitare a loro volta di essere uccisi.
Gli ...
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balene, delfini, orche
Anna Fabiani
Mammiferi adattati alla vita marina
Balene, delfini e orche abitano quasi tutti i mari e sono perfettamente adattati alla vita acquatica. Assomigliano esteriormente [...] pochi mesi dalla nascita, il piccolo accompagna la madre nella migrazione primaverile, nuotando per più di 3.000 km verso i mari polari. In questo periodo si nutre del ricchissimo latte materno, che lo fa ingrassare di 90 kg al giorno e che gli fa ...
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Spallanzani, Lazzaro
Alessandra Magistrelli
Il padre della biologia sperimentale
Lazzaro Spallanzani, il grande naturalista italiano vissuto nel 18° secolo, s’impose rapidamente per le sue straordinarie [...] porte di un mondo inesplorato: si chiese infatti se fosse possibile riprodurre artificialmente anche i Mammiferi.
I primi tentativi li eseguì su una cagnetta in calore, una barboncina. Da un maschio della stessa razza prelevò «diciannove grani» (un ...
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elefanti e mammuth
Giuseppe M. Carpaneto
Giganti in estinzione
Gli elefanti viventi sono gli ultimi sopravvissuti di una stirpe di mammiferi che ha iniziato a evolversi 50 milioni di anni fa dando origine [...] pericolosi parassiti. La cura della pelle è un problema ben conosciuto dai proprietari di elefanti da lavoro in India e in altri paesi orientali, i quali dedicano molto tempo e pazienza a questa attività. L'elefante mostra una grande gratitudine per ...
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domesticazione
Adriano Favole
La trasformazione di animali e piante da selvatici a domestici
La domesticazione è un processo antico, che ha avuto inizio sin dalla preistoria in varie parti del mondo [...] formidabile compagno dell'uomo: nella caccia, nella difesa, nella capacità di instaurare un legame affettivo con i padroni.
In altri casi i tentativi di domesticazione non hanno avuto successo: le iene, per esempio, si rivelarono non addomesticabili ...
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farfalle
Giuseppe M. Carpaneto
Variopinte ali squamose
Ali coperte di squame, corpo peloso e bocca fornita di una spiritromba: sembra la descrizione di un essere fantastico con la testa d'elefante; [...] colorazioni assai vistose, con macchie o strisce gialle, rosse e nere. Queste colorazioni fungono da avvertimento per i predatori: "sono velenoso, non mi toccare!". In questo modo sia il bruco sia l'uccello salvano la pelle, o per lo meno la preda ...
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gufi, civette e barbagianni
Giuseppe M. Carpaneto
Uccelli del malaugurio?
Nelle tradizioni e nell'immaginario dei popoli di tutto il mondo, i rapaci notturni sono sempre stati un simbolo negativo, capace [...] stata sfruttata per secoli dai cacciatori: civette e barbagianni venivano tenuti vivi e usati come zimbello, cioè da richiamo. In pratica, i cacciatori legavano il rapace a un palo e poi si nascondevano con il fucile aspettando che gli altri uccelli ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).