È il nome di una dinastia di origine berbera appartenente alla omonima frazione del gruppo dei Zenātah, che nella prima metà del sec. XIII, mentre decadeva e poi scompariva del tutto l'impero almohade, [...] Carlo V. Questo figlio prese il nome di Carlos, e visse in Spagna.
Bibl.: A. Bel, Histoire des Beni ‛Abd el-Wâd, rois de Tlemcen, Algeri 1904-1913, voll. 2 (testo arabo e versione francese annotata della cronaca di Abū Zakariyyā Yaḥyà ibnKhaldūn). ...
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. Soprannome significante, in arabo, "la sacerdotessa, l'indovina", e che nei varî adattamenti europei appare nelle forme Cahena, Kahina, ecc.; dato da alcune fonti storiche arabe alla regina berbera dell'Aurās [...] europea.
Bibl.: El-Bekrī, Description de l'Afrique septentionale (trad. De Slane), Parigi e Algeri 1913, pp. 22-23 e passim, IbnKhaldūn, Histoire des Berbères (trad. De Slane), Algeri 1852-56, I, pp. 213-215 e passim, III, pp. 191-194; H. Fournel ...
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. Elemento iniziale di molti nomi di persona arabi ed ebrei in traduzioni medievali spagnuole e latine (fatte in Spagna) di libri e documenti arabi e giudaici; è la pronunzia ebreo-spagnuola della parola [...] fissate da Eduardo Saavedra nel 1897 (nella prefazione a M. de Pano y Ruata, Las coplas del peregrino de Puey Monçón viaje á la Meca), unendola al nome stesso; quindi: Abenházam, Abenṭaldún, Abenalcotía per Ibn Ḥazm, IbnKhaldūn, Ibn al-Qüṭiyyah. ...
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Orientalista (Parigi 1782 - ivi 1857), prof. nella univ. di Rouen (dal 1815), poi al Collège de France (dal 1819) e all'École des langues orientales vivantes (dal 1832). Discepolo di A.-I. Silvestre de [...] critiques et historiques sur la langue et la littérature de l'Egypte, 1808), arabistica (edizione dei Prolegomeni di IbnKhaldūn, 1834, traduzione di parte del Kitāb as-Sulūk di al-Maqrīzī, 1837) e persianistica (edizione e traduzione monumentale ...
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Arabista inglese (Belfast 1801 - Parigi 1879), vissuto a lungo in Francia, funzionario del governo francese in Algeria e prof. di arabo a Parigi. Opere principali: ediz. parziale con trad. francese del [...] Kitāb al-῾ibar (con il titolo Histoire des Berbères) di IbnKhaldūn (1847-56) e trad. della Muqaddima ("Prolegomeni") dello stesso (1863-68); trad. inglese del Kitāb wafayāt al-a῾yān di Ibn Khallikā'n (1842-71). Gli è dovuta, inoltre, la compilazione ...
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‛aṣabiyya Concetto («spirito di solidarietà») posto dal grande storico musulmano IbnKhaldūn a fondamento della sua interpretazione dell’incivilimento umano, in base allo studio delle esperienze della [...] società araba beduina, e dei regni arabi e berberi dell’Africa settentrionale ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] Batoutāh, a cura di C. Defrémery, B.N. Sanguinetti, 4 voll., Paris 1853-1859: I, p. 363; II, pp. 177-178; IbnKhaldūn, Discours sur l'histoire universelle (al-Muqaddima), a cura di V. Monteil, Paris 19782 (1967-1969), pp. 717-722.
Letteratura critica ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...]
Fonti. - Al-Bakrī, Description de l'Afrique septentrionale, a cura di W. MacGuckin de Slane, Paris 1911-19122 (1859); IbnKhaldūn, Histoire des Berbères et des dynasties musulmanes de l'Afrique septentrionale, a cura di W. MacGuckin de Slane, 4 voll ...
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Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] rifugiatosi al Cairo dopo il fallimentare tentativo di salvare Damasco e l'insuccesso delle trattative di pace condotte da IbnKhaldun, chiese soccorso ai Veneziani. Il commercio marittimo con l'Egitto occupò da. allora il primo posto nel traffico ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] Athir (XIII sec.), al-Marrakushi (XIII sec.), al-Umari (XIV sec.), Abu'l-Fida (XIV sec.), oltre ovviamente a quelli di IbnKhaldun (XIV sec.) e infine di Leone Africano (XVI sec.). Tra le fonti cristiane vanno ricordate le opere di Luis de Marmol ...
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