(App. IV, I, p. 765)
Drammaturgo e regista teatrale e cinematografico tedesco, morto a Monaco di Baviera il 10 giugno 1982. Come regista e autore cinematografico proseguì il suo cammino personalissimo [...] ai margini della legalità, come regista e attore e radicale revisore ripropose testi classici, anzitutto l'Iphigenie in Tauris di quell'aspirazione che artificiosamente viene barattata come supremo ideale umano.
Non arretrando di fronte a nessuna ...
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Poligrafo tedesco, nato ad Amburgo l'11 settembre 1723, morto a Magdeburgo il 25 luglio 1790. Dopo aver studiato al ginnasio accademico della sua città natale, dove ebbe insegnante il Reimarus, e all'università [...] con gli scritti e con la propaganda orale una radicale trasformazione dei metodi e delle istituzioni scolastiche, che l il formalismo dell'educazione classica, ma le contrappone un rozzo ideale di polimatia informe e caotica. Ha ragione di ribellarsi ...
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Architetto inglese, nato a Southend-on-Sea (Essex) il 22 ottobre 1936, fondatore ed esponente più rappresentativo del gruppo Archigram (v. App. V). Si è formato presso il dipartimento di Architettura del [...] in generale e da C. in particolare ha costituito la più radicale critica alla città storica da una parte e a quella moderna da vistosi sistemi infrastrutturali all'interno di un ideale villaggio globale. Evidente è la componente edonistica e ...
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Uno dei grandi Romani del sec. III a. C., quem nemo ferro potuit superare nec auro (Ennio in Cic., De Rep., III, 6). Homo novus di origine municipale, di famiglia non ricca e da lui non arricchita, così [...] dopo l'elezione.
C. rappresentò il tipo ideale del romano antico per le generazioni che seguirono; Beloch, Römische Geschichte, Berlino 1926, pp. 428, 452, 466, 484 (critica radicale della tradizione su Curio); E. Pais, Storia di Roma, 3ª ed., V ...
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PROSTATA (XXVIII, p. 363)
Ermanno Mingazzini
Per le malformazioni congenite, per i traumi, per i rari tumori benigni, per i calcoli, per le infezioni croniche, rimangono consigliabili le cure già conosciute. [...] moderni antibiotici ed emostatici la mortalità dell'intervento radicale è diminuita notevolmente, di guisa che la perdita di alcuni autori all'esecuzione della cosiddetta prostatectomia ideale, ossia all'asportazione dell'organo ipertrofico seguita ...
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Cantante statunitense di jazz, nata a Philadelphia il 7 aprile 1915, morta a New York il 17 luglio 1959. Dopo un'infanzia e una giovinezza segnate da drammatiche vicende familiari e personali, nel 1931 [...] comprendenti solisti di notevoli livello, come L. Young, suo partner ideale, e J. Hodges.
In tali brani (tra i quali d'interpretare i songs dell'epoca, sottoponendoli a trasformazione radicale.
Nel 1944, ormai nota anche col soprannome di ''Lady ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] uterina), la fase clinica può abbracciare, in situazioni ideali, quasi l'intero arco della malattia neoplastica. Ma Dei 70 che rimangono e vengono curati con intervento chirurgico radicale, 3 muoiono in conseguenza dell'intervento, 35 muoiono entro ...
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Chirurgia
Pietro Valdoni
di Pietro Valdoni
Chirurgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico della chirurgia: a) l'antica chirurgia; b) la chirurgia medievale; c) le università; d) la chirurgia [...] i microcoaguli e uno scambiatore di calore per mantenere la temperatura ideale. Si è visto anche che durante la C.E.C. tutti i chirurghi a trattare tale malattia con un intervento radicale; è probabilmente per questo motivo che il cancro dello ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] diede il C. fu un'impronta che tagliò radicalmente i ponti della cultura italiana con i grandi metodo della critica di B. C., Milano 1964; A. Bruno, La crisi dell'idealismo nell'ultimo C., Bari 1964; R. Franchini, C. interprete di Hegel, Napoli 1964 ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] l'eterogeneità insuperabile delle culture, la differenza radicale e l'incomunicabilità dei loro sistemi di valori limiti di una cultura specialistica conduce al recupero dell'ideale di una formazione completa della personalità, capace di fornire ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...