GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] spirituale e il diffondersi di una cultura militante antigiolittiana fra le nuove generazioni, animate da ideali rivoluzionari o comunque radicali e spesso antiparlamentari, con forti aspirazioni alla creazione di uno Stato nuovo in opposizione allo ...
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Urbanizzazione
Arnaldo Bagnasco
Introduzione
"Le città, punti immobili delle carte, si nutrono di movimento". È un'osservazione di Fernand Braudel, il quale introduce le città nel suo grande affresco [...] o accompagna quello propriamente sociologico. Nella versione più radicale l'oggetto della ricerca è una specie di 'storia utopie filosofiche in cerca di forme definite per un territorio ideale, a misura delle necessità e delle possibilità di libertà ...
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Vedi Stati Uniti d'America dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Stati Uniti d’America
Sebbene gli Stati Uniti escano da un ventennio di supremazia solitaria e incontrastata a livello mondiale e [...] del fatto che Nuova Delhi si è rivelata una sponda ideale per Washington, sia sotto il profilo commerciale, considerando le proviene la quasi unanimità dei candidati vincitori) e l’ala radicale dei Tea Party, che fino ad oggi ne avevano condizionato ...
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Enzo Pace
La geopolitica contemporanea senza religione non è pienamente comprensibile. Quest’ultima è una ‘password’ che permette di accedere più facilmente alla decodifica del sistema delle relazioni [...] all’islam o al buddismo sono considerate dai movimenti radicali hindu intollerabili; da qui le battaglie nei villaggi e 460 in America Latina. L’Europa si colloca, in questa ideale classifica, al terzo posto, con 555 milioni di aderenti nominali.
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] radicale mutamento avvenuto nel significato stesso di vita monastica, non più intesa come ideale pittura romana tra XI e XII secolo e l'antico, in Roma, centro ideale della cultura dell'antico nei secoli XV e XVI, "Convegno Internazionale di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La relativita ristretta
Arthur I. Miller
Giulio Peruzzi
La relatività ristretta
Può essere particolarmente utile studiare le origini della 'teoria [...] Fin dall'inizio del 1905, l'approccio di Einstein differì radicalmente da quello di Poincaré, anche per i dati presi in Zeiten (Relatività di lunghezze e tempi) un altro esperimento ideale. Prendiamo ancora due raggi di luce emessi simultaneamente da ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] dopo che K. Marx ha descritto quella operaia come 'tipo ideale' di classe modernamente intesa, anche se non ne ha dato approcci 'tecnologici', sia alla coscienza di classe che al radicalismo operaio, passarono poi al severo vaglio delle due ricerche ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] a quello spirito «romano» che il papa vagheggiava come ideale. Per i religiosi, con il valido appoggio di si sono limitati solo a tagliare le ali all’ultramontanesimo eccessivo e radicale (R. Aubert); non hanno ripreso e sviluppato il programma di ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] politici (dall'assolutismo al liberalismo radicale, attraverso il liberalismo moderato) si . Spaventa, l'ediz. curata da G. Vacca). "Il popolo francese è l'ideale del popolo moderno: a qualunque più piccolo operaio t'accosti, subito comprendi ch'egli ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] di F.L. Goltz e della "scuola di Strasburgo", idealmente eredi di M.-J.-P. Flourens; si trovò in sintonia positivistica, ma con delle limitazioni rispetto allo "scientismo" più radicale. La posizione del G. può essere definita come quella ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...