Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] essere una Chiesa ‘di popolo’, e rigettò sempre le posizioni dei radicali che, nell’ambito del Risveglio, tendevano a generare piuttosto Chiese ‘ . Ma non è così: rispetto agli orientamenti ideali, alla cultura politica, alla cultura tout court degli ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] e Sedlickas, 1999). La lenta deriva verso un confronto radicale ha legittimato la forza e la violenza come unici arbitri della anglaises). Ma, una volta importato in Francia, l'ideale 'civico-individualista' inglese si trasformò - soprattutto per ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] nel congresso democristiano del 1980 il partner di governo ideale, uniti alla crisi avviata nel paese con la scoperta di quest’ultimo in data 31 maggio 1947 portò alla svolta radicale: le sinistre uscivano per sempre dall’esecutivo e De Gasperi ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] ma contingente e passeggera di un male più radicale di cui le radici andavano ricercate nel progressivo d’un’immanente giovinezza, d’una perenne attualità»40.
Questa visione ideale del papato al servizio dell’umanità intera sta alla base di tutta ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] non passò solo per l’opposizione del re e del Senato. Ben più radicale – anche per la scelta di Cavour di appoggiarsi sulla sinistra anticlericale alla tradizione giobertiana, ma il suo clima ideale era il medesimo del conciliatorismo risorgimentale. ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] non sembra mancare un’istanza di evangelismo, di sequela radicale del Cristo, ma è collocata in un quadro for crusades in the Holy Land, but also to transfer the crusading ideal to other struggles in the service of the church. Such attempts were ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] , trovano risonanza e amplificazione in Amerio le affermazioni più radicali, come quella citata: «La verità è con quella biblica, di francescanesimo, di umanesimo, di illuminismo, di idealismo romantico. Ma il tipo religioso che si delinea dalla sua ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] scarsi risultati. I dirigenti rivendicarono una coerenza ideale nella linea politica, si riallacciarono a una lontana la deriva che certi gruppi avevano ormai imboccato, la radicalità delle loro posizioni, le divisioni che si erano create nel ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] caratterizzò le origini, ma ciò era necessario per la sua missione culturale. La setta, secondo Troeltsch, ha come ideale uno stato di natura radicale in cui non vi è bisogno dello Stato, né dell'esercito, né di qualsivoglia forma di coercizione, in ...
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La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] grazie ad accurati disegni: qui la croce è il centro ideale verso cui converge l’intera decorazione, che celebra la concordia due alberi verdeggianti. La scelta non figurativa è dunque radicale e assoluta, e potrebbe ambientarsi bene nel clima ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...