Zapponi, Bernardino
Serafino Murri
Sceneggiatore e scrittore, nato a Roma il 4 settembre 1927 e morto ivi l'11 febbraio 2000. Il suo stile fortemente ironico con ampie incursioni nel popolaresco, attraversato [...] che animano il successivo Fellini Satyricon (1969), che unisce il grottesco al senso di morte, ne è la prosecuzione ideale.
Dopo le più leggere, contemporanee prove sia nel western all'italiana con il film di ambientazione brasiliana O' cangaçeiro ...
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Ai no korīda
Dario Tomasi
(Giappone 1976, Ecco l'impero dei sensi, colore, 120m); regia: Ōshima Nagisa; produzione: Anatole Dauman, Ōshima Nagisa per Argos Film/Ōshima Productions; sceneggiatura: Ōshima [...] I due protagonisti sono spinti a imprigionarsi in spazi via via sempre più chiusi e ristretti che trovano il loro culmine ideale nella vagina della stessa Sada, in cui la donna conserverà per quattro giorni ‒ come dicono le parole conclusive del film ...
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Mačeret, Aleksandr Veniaminovič
Vivia Benini
Regista russo, nato a Baku il 27 dicembre 1896 e morto il 12 settembre 1979. Noto anche per le sue sceneggiature e gli scritti teorici sul cinema e sul [...] i ljudi (Lavori e uomini), che già nel titolo lascia intravedere l'approccio psicologico alla storia di una competizione ideale e tecnica fra un operaio sovietico e un tecnico specializzato americano affiancati nel lavoro in un'acciaieria sul Dnepr ...
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Granger, Stewart
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di James Lablanche Stewart, attore teatrale, cinematografico e televisivo inglese, naturalizzato statunitense nel 1956, nato a Londra il 6 maggio 1913 [...] . G. si trasferì quindi negli Stati Uniti, trasformandosi, grazie al contratto sottoscritto con la Metro Goldwyn Mayer, nell'erede ideale di Errol Flynn. A Hollywood divenne una star di primo piano già con King Solomon's mines (1950; Le miniere ...
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Crichton, Charles
Emanuela Martini
Regista cinematografico inglese, nato a Wallasey il 6 agosto 1910 e morto a Londra il 14 settembre 1999. Il suo nome è legato soprattutto alle commedie che diresse [...] il documentarismo del periodo bellico è evidente, non solo dal punto di vista del realismo visivo, ma anche nel sottofondo ideale: la piccola comunità, nonostante le sue bizzarrie, arriva dove non arrivano Stato e polizia. Il ritmo è travolgente, il ...
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Lake, Veronica
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Constance Frances Marie Ockleman, cantante e attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 14 novembre 1919 e morta a Burlington (Vermont) [...] fuorilegge, interpretato dal taciturno e introverso Alan Ladd (che si sarebbe rivelato anche in seguito il suo partner ideale). Il connubio sentimentale tra i personaggi interpretati dai due attori si realizza invece, ancorché ostacolato da una serie ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] è questione più complessa. E ha alimentato, nel corso della storia, aperture e attese; in particolare ha alimentato l'ideale della fusione delle arti. Ricciotto Canudo già nel 1911 affermava che il cinema avrebbe conciliato "i Ritmi dello Spazio (le ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] la regia ma anche la sceneggiatura e talvolta persino la produzione. In tal modo il NACG dava forma concreta a un ideale di autore che Hollywood aveva escluso, ed elaborava un'idea produttiva che avvicinava il cinema alla pratica degli altri ambiti ...
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Ladri di biciclette
Giaime Alonge
(Italia 1947, 1948, bianco e nero, 92m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Vittorio De Sica per PDS; soggetto: Cesare Zavattini, dall'omonimo romanzo di Luigi Bartolini; [...] . Padre e figlio si incamminano verso casa, mischiandosi alla folla.
Ladri di biciclette rappresenta, per molti versi, il centro ideale del neorealismo cinematografico italiano. Il film di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini (per quanto alla voce ...
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Senso
Giorgio Gosetti
(Italia 1954, colore, 117m); regia: Luchino Visconti; produzione: Renato Gualino per Lux; soggetto: dall'omonimo racconto di Camillo Boito; sceneggiatura: Suso Cecchi d'Amico, [...] in attesa dell'ultima raffica sembra già crivellato di altri colpi, quelli della repressione e della fine di ogni ideale.
Tutto l'arco espressivo e concettuale del film più amato e contestato di Luchino Visconti potrebbe essere sintetizzato dalle ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....