Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] Rickert, Lask e della Hegel-Renaissance iniziata da Dilthey. Lo scoppio della Prima guerra mondialle generò in L. una crisi ideale e politica che lo avvicinò al marxismo. Tornato in Ungheria e iscrittosi al partito comunista, partecipò nel 1919 alla ...
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Scrittore austriaco (Brody, Galizia, 1894 - Parigi 1939). L'amore per la sua terra e il rimpianto per un'atmosfera storica e sociale ormai tramontata dominano la sua opera soprattutto di romanziere, fedele [...] cantore di un'epoca, Radetskymarsch (1932; trad. it. 1934), rievocazione della monarchia di Francesco Giuseppe, che trovò un ideale seguito in Die Kapuzinergruft (1938; trad. it. 1974). La nostalgia per l'Austria ispira ancora il racconto favolistico ...
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Poeta (Palermo 1740 - ivi 1815). Medico, passò 5 anni (1767-72) nel quieto borgo di Cinisi presso Palermo, dove si formò o si fissò il mondo intimo della sua poesia, tra le bellezze e la pace della natura. [...] lu munnu, che è il suo capolavoro in questo campo; mancò, invece, nel poema Don Chisciotti e Sanciu Panza. Gli ideali dottrinali del Settecento appaiono in alcune prose italiane, nelle Favuli morali, un capolavoro del genere, nelle quali M. affidò al ...
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Scultore (Bruxelles 1597 - Livorno 1643), figlio di Jérôme il Vecchio (m. 1641 circa), l'autore della fontana del Manneken-Pis a Bruxelles (la statua, perduta, è ora sostituita da una copia). Dal 1618 [...] ne indicano non solo la maestria nel trattare il marmo ma anche quella compostezza classica antibarocca che fu il suo ideale artistico. Il fratello, Jérôme il Giovane (Bruxelles 1602 - Gand 1654), lavorò in Italia e in Spagna, oltre che a Bruxelles ...
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Manacorda, Mario Alighiero
Mauro Laeng
Pedagogista e storico della cultura e dell'educazione, nato a Roma il 9 dicembre 1914; figlio dello storico della scuola Giuseppe (1876-1920), è stato esponente [...] (1989), in cui viene presentato il patrimonio culturale di un popolo che, privato della patria terrena, ne trova una ideale nel libro delle sue tradizioni. Infine, in un'opera volontariamente e amabilmente provocatoria, Perché non possiamo non dirci ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] variamente dosate di colore.
Dopo quest’opera mai del tutto terminata, l’attività di Leonardo come pittore si rarefà, il suo ideale sembra diventare quello di uno stile senza tempo e quasi astratto: è il caso della Sant’Anna del Louvre (cat. 24 ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] 'autonomia della forma.
Le idee estetiche del B. erano semplici e chiare. L'arte era per lui "bello riunito e non ideale... mediante la semplice imitazione del vero". La bellezza non poteva trarsi da un'idea astratta e da una convenzione - "la natura ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] e garantita dalla persona del suo autore e ciascun film non è che la realizzazione imperfetta di un più ampio progetto ideale), T. concepì i suoi film come sfide, la più importante delle quali è sottomettersi ai codici, per es. quelli dei generi ...
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CIALENTE, Renato
Roberta Ascarelli
Nacque a Treviglio (Bergamo) il 2 febbr. 1897da Alfredo, ufficiale di fanteria, e da Elsa Wieselberger. Iniziò a recitare quindicenne nel teatro del collegio Baragiola, [...] sentimento. E, in fatto di teatro... nego il solista ed affermo l'orchestra" (ibid.).
Fu, per queste qualità, l'interprete ideale dei drammaturghi più complessi dei tempo come Rosso di San Secondo (che lo volle protagonista in alcune delle sue opere ...
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Carlo V
Massimo L. Salvadori
Il sogno di una monarchia universale
Carlo V è stato uno dei più grandi sovrani della storia moderna. Il suo impero era così vasto che si diceva che su di esso non tramontasse [...] italiano di questa, Mercurino da Gattinara, e di Adriano di Utrecht, poi divenuto papa Adriano VI, i quali lo educarono all'ideale della monarchia universale. Nel 1506 ereditò dal padre i Paesi Bassi, il Lussemburgo, l'Artois e la Franca Contea; nel ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....