La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , il costume, il giudizio del volgo e la vanità. Volendo dimostrare l'utilità per la Chiesa di Roma del nuovo ideale del sapere, il passo successivo consisteva nello stabilire l'affinità tra filosofia e teologia; Bacone confidava in una affinitas di ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] , il mago perfetto.
Per i platonici del XV sec., alle soglie del primo periodo della scienza moderna, lo scienziato ideale è il saggio platonico e quindi lo stesso Cristo, la realizzazione della saggezza zoroastriana, il Nuovo Astro venerato dai magi ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] la quale la conoscenza delle arti non doveva essere cercata per sé stessa, ma doveva essere preparatoria alla filosofia; se l'ideale era la saggezza, le scienze erano vie alla verità che dava la beatitudine. L'ordine degli studi in funzione della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] di Giustizia, la massima carica fiorentina, se fosse vissuto un poco più a lungo. Bruni era insomma – al pari del suo ideale, Cicerone – un letterato e un homo novus che terminò la sua carriera come ricco e importante uomo di Stato.
L’umanesimo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] disponibile: il fatto che l’altro ‘resista’ all’integrazione non è un accidente storico o provvisorio rispetto all’«ideale di una società fondamentalmente integrata» (come penserebbe Jürgen Habermas). Al contrario, per Vattimo, che in questo segue la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] ha neppure la conoscenza che ne hanno i bruti (Amphitheatrum, cit., p. 243).
Con la teologia cade, dunque, anche l’ideale epistemico dell’aristotelismo che ha il suo fondamento nella scienza dell’universale. A che serve – osserva Vanini – sapere che ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] , capace di scelta, consiste proprio in questo. E questa è la visione del soggetto che trova la sua espressione nell'ideale dello Stato quale struttura neutrale. Dal punto di vista di un'etica basata sui diritti, è precisamente in quanto noi siamo ...
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MARCHESINI, Giovanni Battista
Alessandra Tarquini
Nacque a Noventa Vicentina il 18 sett. 1868 da Giulia Gregolo, sarta, e da Antonio, scrivano dell'Anagrafe.
Dopo aver frequentato le scuole elementari [...] (Firenze 1899) il M. si fece promotore di una scienza della formazione tesa a conciliare l'istinto e la ragione, l'ideale e il reale, l'essere e il dover essere, inaugurando un percorso di ricerca che non avrebbe più abbandonato.
Proprio in quegli ...
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FAGGI, Adolfo
Patrizia Guarnieri
Nacque a Firenze il 9 ag. 1868 da Carlo e Carolina Volpi. Studiò al rinomato liceo fiorentino "Dante"; suo insegnante di filosofia fu Alessandro Chiappelli, legato al [...] di una religiosità che consisteva "nell'innalzamento dell'anima al di sopra del reale e nella creazione di una patria ideale degli spiriti, dove i poveri della terra riprendano finalmente il loro posto e sparisca la crudele divisione degli uomini in ...
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BRENNA, Luigi
Ugo Baldini
Nato a Roma il 17 apr. 1737, entrò giovanissimo nel Collegio Romano, ove seguì con tanto profitto le lezioni di storia ecclesiastica di P. Lazzeri da essere scelto per tenere [...] nel 1782 a Firenze una raccolta di Sonetti, di cui un'ultima edizione ampliata uscì a Roma nel 1807.
L'ideale poetico del B. è quello di una poesia filosofica ed eroica, stilisticamente sobria e attenta alla realtà presente, e si inserisce ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....