BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] umanistico sulla questione della vita attiva contro la vita contempiativa. Esso alleava retorica e politica. Integrava l'ideale neoplatonico dello Stato perfetto fondato sulla ragione con la nozione aristotelica della corruttibilità di tutte le cose ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] un sensibile calo della vista.
Morì a Roma il 17 marzo 1895.
Oltre agli scritti citati vanno ricordati: I limiti dell'idealismo, in La Filosofia delle scuole italiane, XVII (1878), 1, pp. 57-67; L'idea, analisi dei suoi caratteri, ibid., pp. 131 ...
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GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] è fuor di dubbio che la dedica dimostra, da parte del poeta fiorentino, uno spiccato interesse per l'elaborazione dell'ideale etico secondo la formulazione dell'aristotelismo dei radicali, cui in buona sostanza, come si è visto, è lecito ascrivere la ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] divine. Di qui la polemica di L. contro l'averroismo, in cui egli avvertiva la rottura di quell'ideale unitario di sapienza cristiana. Caratteristiche dell'agostinismo medievale sono inoltre particolari dottrine di L. (simbologia della luce ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] dal ricevente, purché vi sia condivisione del codice e più o meno completa condivisione del contesto. A tale schema ideale Jakobson associa la teoria delle 'funzioni' del linguaggio, basata sull'idea che in ogni evento comunicativo, pur essendo ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] dal ricevente, purché vi sia condivisione del codice e più o meno completa condivisione del contesto. A tale schema ideale Jakobson associa la teoria delle 'funzioni' del linguaggio, basata sull'idea che in ogni evento comunicativo, pur essendo ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] assoluto Pensiero che è assoluto Essere.
Il V. così è fuori del positivismo, ma non per questo è senz'altro in quell'idealismo neohegeliano che ha dichiarata la ribellione e mossa la lotta e che ha dato al V. la consapevolezza della sua critica al ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] magnitudo (Bononiae, per Hyeronimum Platonidem de Benedictis, die X decembris 1514), dedicato al signore di Carpi in ideale prosecuzione delle loro passate conversazioni.
Nel 1499 per interessamento di Bernardo Bembo, visdomino a Ferrara, il Senato ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] separati l'uno dall'altro sono astrazioni; reale è solo la loro concreta relazione, che è l'atto dell'esperienza" (Relativismo e idealismo…, p. 37). Da questo punto di vista, l'A. pone l'esperimento come unico criterio di verità. Le sintesi più alte ...
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CANTONI, Carlo
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Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] . muoverebbe da un preciso punto di vista che è quello del Ferri, secondo cui sarebbe necessario ammettere una genesi ideale dei principî, da cui deriverebbe inevitabilmente l'impossibilità di accettare i concetti di spazio e di tempo come intuizioni ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....