GARZI, Luigi
Gerardo Casale
Nacque a Pistoia nel 1638; nella città natale frequentò contemporaneamente la scuola di grammatica e quella di disegno, finché decise di dedicarsi esclusivamente a quest'ultima [...] omaggio del giovane artista a uno dei suoi maestri ideali.
Tra le sue prime opere pubbliche romane vanno citate -27; E. Waterhouse, Roman baroque painting. A list of the principal painters and their works in and around Rome, Oxford 1976, pp. ...
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urbanistica
Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: [...] – sia artificiale sia naturale – ha rappresentato l’azione principale di culture differenti in qualsiasi parte del mondo
Di che Aristotele la concezione urbanistica di Ippodamo prevedeva una città ideale di 10.000 abitanti, divisa in tre parti: ...
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DE RENZI, Mario
Giorgio Ciucci
Nacque a Roma il 17 nov. 1897 da Romeo e Anna Polimanti. Frequentò il corso speciale di architettura all'accademia di belle arti a Roma, diplomandosi nel 1920 professore [...] 'edilizia romana antica, individuandone le caratteristiche principali in un piano basamentale in mattoni, 12, p. 38; V. Quilici, Adalberto Libera. L'architettura come ideale, Roma 1981, passim; V. Vannelli, Economia dell'architettura in Roma fascista ...
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CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace di Giotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] nella prima edizione delle Vite (1550) ricorda C. tra i principali discepoli di Giotto, a conferma della sua fama in ambiente fiorentino, del secolo scorso.Restando costantemente fedele ai suoi ideali di concretezza espressiva, l'artista si evolve in ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] e F.Y. Edgeworth sul duopolio). Motivi ideali inducevano a persistere nel ritenere modello fondamentale e insieme di sistemi e procedure che definiscono le negoziazioni. Le principali forme organizzative dei m. finanziari sono: m. a ricer ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] e dei Dioscuri, lo stesso palazzo senatorio nei lineamenti principali, i palazzi laterali dal colossale ordine corinzio; infine trova poi una sempre più persuasiva ragione formale in un ideale di purezza e di rigore. Particolarmente notevoli le Rime ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] del passato che caratterizzano l’Ottocento. Ebbe a suo ideale la civiltà greca, ampliando poi il suo repertorio, spazi privati), che trovò larga diffusione in Europa. Tra i principali architetti neoclassici sono da ricordare, in Italia, oltre allo ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] Gran Bretagna e negli Stati Uniti. In ambito anglosassone i suoi principali esponenti furono H.W.B. Joseph, H.A. Prichard, G e A. Meinong. Il n. statunitense, sorto in polemica con l’idealismo di J. Royce, ebbe come maggiori esponenti R.B. Perry e W ...
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Architetto (Berlino 1883 - Boston 1969), figura centrale del movimento europeo di rinnovamento dell'architettura. Fu allievo di P. Behrens; la sua prima opera, l'officina Fagus (1911) di Alfred (Sassonia [...] anche il capolavoro pedagogico e l'applicazione conseguente degli ideali di G. che poté affrontare nella sua interezza prefabbricazione industriale in rapporto all'edilizia, e i suoi principali saggi furono raccolti in volume nel 1938 e nel 1952 ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] formarsi senza scadere in figuratività esasperate. Si tratta di un ideale ''tardo moderno'' in aperto contrasto con l'ascetico rigore da R. Stern come "classicismo moderno" o "ironico". Esponenti principali sono: C. Moore, S. Tigerman, R. Stern (il ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...