Disturbo dell’interpretazione della realtà. Deriva dall’attribuzione di un significato abnorme a una percezione normale sul piano sensoriale ( percezione delirante), oppure dalla scoperta di un significato [...] intenzionale ostilità in avvenimenti che in realtà non hanno tale significato;
d. malinconico, con idee di colpa, di autoaccusa;
d. di grandezza, con idee di esaltazione delle proprie qualità psichiche e fisiche;
d. di trasformazione, che può essere ...
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Giurista messicano (n. 1856 - m. 1929), di origine guatemalteca. Insigne avvocato; prof. di diritto penale (dal 1883); cercò di conciliare le teorie classiche di J.-L. Ortolan, che stanno a base del codice [...] penale messicano del 1871, con la critica delle idee di J. Bentham, E. Ferri, C. Lombroso, R. Garofalo. Fece parte della commissione per la riforma del codice civile del 1871, elaborò un progetto, poi attuato, di riforma del sistema penitenziario e, ...
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Economista agrario russo (Mosca 1888 - Alma Alta 1939). Formulò un modello con cui spiegare la peculiarità dell'impresa contadina, le cui scelte produttive non sono orientate verso un'economia di mercato [...] ma sono dettate da forte avversione al rischio. Per le sue idee politiche e le sue teorie economiche, durante il periodo staliniano venne arrestato due volte, fu confinato e infine fucilato. ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores in 25 volumi, i 6 volumi delle Antiquitates Italicae Medii Aevi, i 12 degli Annali d’Italia) gli lasciò spazio per occuparsi di letteratura ed estetica, religione e archeologia, filosofia e politica, ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] italiani di Milano, il F. si soffermò nel 1837 con l'opera La mente di Vico, che inseriva l'analisi delle idee vichiane in un vasto spaccato della cultura italiana ed europea a partire dal '400.
Nell'interpretazione del F. - non sempre criticamente ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] con l'ardore polemico che gli era proprio; né in quelli del pensiero, dove, se riuscì a elaborare con notevole chiarezza le idee che dominavano l'ambiente della sua formazione (il sensismo), non propose nulla di nuovo, e dove anzi, "non sono neppure ...
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CARDUCCI, Michele
Mario Scotti
Nacque il 27 marzo 1808 a Pietrasanta (Lucca) da Giuseppe, possidente che venne sperperando i suoi beni in una vita scioperata, e da Lucia Galleni, di Serravezza. Dal [...] padre ereditò il carattere impulsivo e collerico, ma non le idee: fu, infatti, liberale e rivoluzionario, quanto il padre e la fuga del granduca sembravano attestare la concretezza delle idee del dottore.
Con il ritorno del granduca e la restauzione ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] saggio Marksizm i nacional′nyj vopros ("Il marxismo e il problema nazionale", 1913), nel quale svolse le idee di Lenin sul problema delle nazionalità (valutate come importante fattore di dissoluzione dello stato multinazionale zarista), acquisì una ...
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Pubblicista e uomo politico (Limoges 1803 - Marsiglia 1854). Collaborò al Temps, al Constitutionnel (che diresse nel 1833-34), al Courier français (di cui fu redattore capo dal 1839 al 1842), alla Revue [...] des deux mondes, al Journal des économistes, sempre sostenendo idee liberali e criticando le nuove tendenze socialiste. Nel 1842 propose una lega doganale tra la Francia, il Belgio, la Spagna e la Svizzera, tale da contrapporsi allo Zollverein ...
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Scrittore ungherese (Nagybánya 1901 - Budapest 1975). Per molti anni pubblicò una rivista scritta interamente da lui (Tanú "Testimonio"); in essa, e nei volumi: Magyarság és Európa ("Ungheresi ed Europa", [...] A minőség forradalma ("La rivolta della qualità", 1941); Készülődés ("Preparativi", 1941) divulgò le sue idee circa la missione della sua nazione. Ricchi di idee e di problemi sono i suoi romanzi psicologici (Gyász "Lutto", 1935; Bűn "Peccato", 1936 ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...