DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] in occasione del centenario della nascita del Mazzini pubblicò a Roma, nel 1910, il volume Giuseppe Mazzini pensatore. Le idee madri.
L'opera, presentata per il conseguimento della libera docenza in storia della filosofia, non fu ritenuta adeguata ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] ad "un circolo, che doveva avere per fine di cospirare contro il governo, e diffondere, sotto sembianze innocenti, le nuove idee" (ibid.). Entrarono, infatti, in corrispondenza con l'hegeliano K.L. Michelet di Berlino e con molti collaboratori della ...
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CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] pedagogico, collegandolo alla politica e alla filosofia della storia (Il "moralismo" di G. G. Rousseau. Studio sulle idee pedagogiche e morali di G. G. Rousseau, Milano 1937), sviluppando poi una didattica non-attivistica incentrata sulla "lezione ...
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BACINETTI Florenzi Waddington, Marianna
Armando Plebe
Nata a Ravenna il 9 nov. 1802 dal conte Pietro e dalla contessa Laura Rossi, sposò nel 1819 il marchese Ettore Florenzi, dal quale ebbe un figlio, [...] a lungo, sino agli ultimi giorni di vita, le continue pressioni delle autorità ecclesiastiche, affinché ritrattasse le sue idee e le sue opere.
Col procedere degli anni, la B., pur continuando ad essere entusiasta ammiratrice e divulgatrice ...
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ragione
Anna Lisa Schino
Guida della conoscenza e della condotta dell’uomo
La ragione è la facoltà di ragionare, ossia di mettere in rapporto i concetti. È quindi la facoltà di giudicare, cioè di [...] compito di giudice ultimo delle proprie capacità e dei propri limiti. Il verdetto è che nella sua attività la ragione genera idee che non hanno alcuna base nell’esperienza – Dio, l’anima, il mondo – e dà luogo a conclusioni illusorie. Il procedimento ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] posta in discussione, soprattutto da parte di J. Locke, per il quale la m. consiste nella capacità di far rivivere idee già avute, capacità che si accompagna alla percezione di averle avute in precedenza: si tratterebbe quindi di una nuova percezione ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] dei cittadini. La sovranità popolare e le idee a essa relative sono concetti astratti, che di è teorizzata anche dai pensatori liberali: per la realizzazione delle loro idee, che postulano il pieno svolgimento dell’individuo, è necessario che lo ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] e il valore dialettico che ha assunto il concetto di p. nel pensiero di A. Gramsci, da cui hanno preso avvio idee e ricerche che hanno allargato il campo degli studi demologici, dando alle relative indagini una nuova direzione che mirava a scoprire ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] per causa l'unica sostanza - o Dio - di cui gli attributi sono manifestazione. S. può dire che "l'ordine e la connessione delle idee è identico all'ordine e alla connessione delle cose", perché ciascun evento dell'una e dell'altra serie dei modi è lo ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] e l'immortalità dell'intelligibile, concepita da P. anche nel senso stoico come universale vitalità informante mediante le idee (chiamate, in riferimento a tale funzione, λόγοι σπερματικοί, rationes seminales) il mondo materiale. L'Uno, l'Intelletto ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...