Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] , di cui è caratteristico il collegamento del problema dell’immortalità con quello gnoseologico: l’a. può conoscere le idee, forme ideali di assoluta realtà, solo per reminiscenza. Dal punto di vista della struttura interna, Platone considera l ...
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natura
Anna Lisa Schino
Le cose e gli esseri attorno a noi e non da noi prodotti
Il mondo, in tutte le sue manifestazioni, è oggetto di continua osservazione e interpretazione da parte dell’uomo. Alcuni [...] leggi costruito dall’uomo.
Platone, invece, propone una concezione negativa della natura: la vera realtà è quella del mondo delle idee eterne, eterne e immutabili, rispetto al quale il regno della natura appare come il luogo di ciò che cambia in ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] vista e teorie unitarie in grado di abbracciare campi sempre più vasti del sapere matematico. Nella storia della matematica le idee semplici vengono per ultime, ha detto una volta Jacques Hadamard (1865-1963). Così è avvenuto anche per il concetto di ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] ammettere una serie di gradi dell’attività conoscitiva a seconda del grado di realtà degli oggetti che essa coglie: vera c. è quella delle idee; essa si rivolge all’essere e nella sua forma più alta è c. del bene. Anche Aristotele intende la c. come ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] e Nietzsche, la sua concezione della musica. Se infatti l'arte in generale ha il privilegio di cogliere direttamente le idee in una forma di contemplazione che è un superamento dell'individualità e dei limiti inerenti ai rapporti spazio-temporali e ...
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Saggista e pensatore russo (Vetluga, Kostroma, 1856 - Zagorsk 1919). Difensore dell'autocrazia e acceso nazionalista, sostenitore del decadentismo e del simbolismo, diede con Legenda o Velikom Inkvisitore [...] al centro di scandali e polemiche, è segnata da un rapporto contraddittorio e viscerale con la religione e attraversata da idee ossessive, espresse a volte con ingenua volgarità, come nel libello antisemita Evropa i Evrei ("L'Europa e gli Ebrei ...
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Filosofo e scrittore politico (Ravenna 1542 - Alessano 1612). Entrò (1555) tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto; addottoratosi a Padova (1565), insegnò filosofia e teologia negli istituti della [...] d'Alessano. Quest'opera, scritta anche a confutazione di J. Bodin, di G. Botero e di Giusto Lipsio, delle cui idee peraltro risente, fa assegnare a M. un posto fra quegli scrittori politici della Controriforma (da cui invero si distingue per il suo ...
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Filosofo, nato a Sulmona il 21 marzo 1889, morto a Roma il 23 aprile 1956. Professore di filosofia del diritto dal novembre 1933, ha insegnato nelle università di Sassari, Macerata, Padova, Napoli e (dal [...] 'azione, oltre le intenzioni degli intelletti "solitarî", diriga le volizioni singolari degli individui attraverso l'immanente ubbidienza alle idee umane che, in una legge di sforzo e di sacrificio, ordinano la storia, costringendola a realizzarsi in ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] ; fu però a essa legato tramite l’amicizia con D.F. Gregory e De Morgan, e ne assorbì profondamente le idee e l’atteggiamento ‘formalistico’ nei confronti dell’algebra. Egli elaborò, in linguaggio simbolico e con metodo che può sostanzialmente dirsi ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] essa si pone come «facoltà delle regole dell’intelletto mediante i principi». Ma in questo suo uso la ragione postula «idee» non verificabili nell’esperienza e dà luogo a conclusioni non valide e illusorie. Nell’uso pratico, al contrario, in quanto ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...