Elemento chimico, simbolo B, numero atomico 5, peso atomico 10,82 (costituito per l’81,17% dall’isotopo 115B e per il 18,83% da quello 105B, densità variabile da 1,73 (b. amorfo) a 2,34 g/cm3 (b. cristallino), [...] i produttori mondiali di composti diboro. Questa però non è l’unica importante sorgente di tali prodotti negli di ammonio in presenza di carbone; nella modificazione cristallina cubica, l’azoturo di b. prende il nome di borazon. Per gli idruridi ...
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Chimico inglese (Londra 1912 - West Lafayette, Indiana, 2004), prof. alla Purdue University di Lafayette, Indiana. Le sue ricerche concernono essenzialmente la sintesi e la reattività degli idruri e dei [...] derivati organici del boro (dimostratisi questi ultimi fra i più versatili reagenti nel campo della chimica organica). Usando tali composti il B. ha messo in evidenza, fra l'altro, l'importanza degli effetti sterici nelle reazioni organiche. Per tali ...
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Con tale termine si indicano composti chimici formalmente derivati dai borani per sostituzione del gruppo BH− con il gruppo CH. Tale sostituzione è possibile in quanto il gruppo CH è isostrutturale e isoelettronico [...] cui la struttura poliedrica è incompleta. I metodi generali di preparazione dei c. prevedono la reazione tra idruridiboro e l'acetilene, o acetileni sostituiti, in presenza di un acido di Lewis.
Altri derivati possono essere ottenuti da c. litiati ...
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Chimico fisico inglese (Lenham, Kent, 1923 - ivi 2004), allievo di R. S. Mulliken, prof. nelle univ. di Londra, di Cambridge e (dal 1960) di Edimburgo. È autore di importanti ricerche nel campo della strutturistica [...] chimica (interpretazione della struttura degli idruridiboro e dei composti aromatici in base alla teoria dell'orbitale molecolare, ruolo degli orbitali non leganti, teoria dei gruppi applicata a molecole non rigide), della spettroscopia molecolare ...
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Composto chimico del boro con l’idrogeno, B2H6; a temperatura e pressione ambiente è un gas incolore, infiammabile, tossico, che tende a decomporsi lentamente in idrogeno e in altri idruridiboro. Si [...] facendo passare, a temperatura ambiente, fluoruro diboro su sodioidruro diboro:
3NaBH4 + 4BF3 → 2B2H6 + 3NaBF4.
Si usa come intermedio nella preparazione di derivati alchilici dei borani, di propellenti, di catalizzatori, come agente vulcanizzante. ...
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Chimico (Danzica 1876 - Karlsruhe 1946), prof. a Breslavia, a Münster, a Berlino, a Karlsruhe; presidente della Deutsche chemische gesellschaft. È noto per importanti ricerche condotte in varî campi della [...] chimica inorganica e per i suoi studî sugli idruridiboro e di silicio. ...
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IDRURI
Eugenio Mariani
Gli i. costituiscono un gruppo di composti dell'idrogeno, di diversa struttura e composizione; possono essere suddivisi, anche se non sempre in maniera netta, in ionici o salini, [...] poco volatili o solvatati.
Idruri complessi. - Sono formati da due elementi metallici ai quali l'idrogeno è combinato in proporzioni stechiometriche; hanno formula generale M1(M2H4), dove M2 è di solito trivalente (boro, alluminio, gallio, ecc.) ed ...
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Elementi chimici: origine e natura
Peter W. Atkins
Un atomo consiste in un nucleo molto piccolo circondato da elettroni. Il nucleo è carico positivamente e, malgrado la sua piccola dimensione, costituisce [...] gli elementi di transizione, a parte qualche eccezione, esso forma una serie diidruri interstiziali di composizione variabile. diboro sono così piccoli che gli atomi di idrogeno possono avvicinarvisi tanto che l'effetto di legame di una coppia di ...
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Composti organometallici
Günther Wilke
di Günther Wilke
Composti organometallici
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizioni. 3. Gruppo principale e metalli di transizione. 4. Tipi di legame. 5. Sintesi. [...] stadio determinante è la reazione di un'olefina con una specie intermedia costituita da un idrurodi cobalto:
In modo analogo la sintesi dei trialchilborani è la reazione del trifluoruro diboro con gli aliuminioalchili:
AlR3+BF3•OR2→AlF3+BR3+R2O ...
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METALLI
Eugenio Mariani
(XXIII, p. 23; App. I, p. 839; II, II, p. 295)
Metalli amorfi e vetri metallici. − I m. e le loro leghe sono materiali tipicamente cristallini; quando si ottengono per raffreddamento [...] a questo scopo sono formate da un m., per lo più di transizione (ferro, cobalto, nichel, rame, argento, palladio), e da un non-m. (o metalloide: silicio, fosforo, carbonio, boro, azoto, ecc.); anziché le leghe binarie, risultano più adatte quelle a ...
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