Scrittore e giornalista italiano (Vicenza 1907 - Londra 1974). Formatosi all'incrocio di un cattolicesimo sensuale con un illuminismo attinto ai moralisti francesi del Sei-Settecento, aperto alle influenze [...] un saggista formatosi all'incrocio di un cattolicesimo morbido e sensuale, di tradizione vicentino-fogazzariana, con un illuminismo attinto soprattutto ai moralisti e romanzieri francesi del Sei-Settecento; ma aperto alle suggestioni del freudismo e ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] è in primo luogo la stupidità, l'inerzia, il torpore morale del patriziato, un bersaglio che la stessa aristocrazia illuminata poteva far suo. Di qui il successo del Giorno anche negli ambienti nobiliari di Milano. Ma il poemetto contiene anche ...
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Scrittore tedesco (Langenburg, Württemberg, 1767 - Kupferzell 1832). Nelle sue opere, a sfondo erudito, si avverte il forte legame con l'illuminismo francese: Die Möncherei (3 voll., 1819-20); Das Ritterwesen [...] und die Templer, Johanniter und Marianer (3 voll., 1822-24); Das Papstthum und die Päpste (3 voll., post. 1834). La sua opera più felice è la raccolta di saggi Demokritos oder Hinterlassene Papiere eines ...
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Poeta, novelliere e critico ebreo (Michajlovsk, Russia, 1875 - Tel Aviv 1943). Educato in un ambiente aperto agli influssi della Haśkalah (illuminismo ebraico) e al sapere occidentale, introdusse nuove [...] forme poetiche, le ballate, i sonetti e gli idillî. In questi ultimi descrive la vita tradizionale ebraica, spesso criticamente evocando per contrasto gli ideali greci, come in Lè-nokhaḥ pesel Apollo ("Di ...
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Ebraista (n. Gorizia 1784 - m. 1855), insegnante e poi rabbino, dal 1846, nella sua città natale, uno dei rappresentanti dell'illuminismo ebraico, di moderate tendenze riformiste. Tra le sue opere: Ma'ămār [...] Tōrāh min ha-šamayyīm ("Trattato della Legge Rivelata", 1818); ha-Tōrāh wĕ-ha-fīlōsōfiyyā ("La legge e la filosofia", 1828); Beḥīnat ha-Qabbālāh ("Esame della tradizione", 1852). Tradusse in italiano il ...
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Scrittore ungherese (Nagylomnicz 1763 - Kakaslomnicz 1822). Introdusse nel suo paese, applicandoli ai problemi politico-economici, i principî e i metodi dell'Illuminismo da lui studiato direttamente durante [...] i viaggi fatti in Francia e Inghilterra; fu convinto e coraggioso assertore dei diritti dei contadini nell'Ungheria feudale. Fra le opere: De commercio et industria Hungariae (1797); De conditione et indole ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] maestro, l'abate G. Toaldo, egli aveva avuto le prime indicazioni a quelle letture dei maggiori testi dell'illuminismo che furono assai importanti per la sua formazione filosofica. Intimamente affine allo spirito degli enciclopedisti, all'arrivo dei ...
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Storico italiano della filosofia (Urbino 1923 - Firenze 2012). Il nucleo centrale dei suoi interessi è costituito dalla storia delle idee dal Rinascimento all'Illuminismo, con particolare attenzione ad [...] ricerca storico-filosofica attraverso E. Garin, ha orientato i suoi studi verso la storia delle idee dal Rinascimento all'Illuminismo, con particolare attenzione alla rivoluzione scientifica del Seicento, di cui ha messo in rilievo il rapporto con lo ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] e sulle società primitive – e poi dall’incontro-scontro con la società francese di antico regime e con i filosofi parigini dell’Illuminismo – dedusse un «grande principio: la natura ha fatto l’uomo felice e buono, ma la società lo deprava e lo rende ...
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Storico dell'arte (Vienna 1891 - Cheyenne 1953). Contribuì, svolgendo una ricerca isolata, al di fuori degli ambienti accademici, alla rivalutazione degli architetti dell'illuminismo (Ledoux, Boullée, [...] Lequeu). Per K., che risente dell'insegnamento di M. Dvořák, ogni epoca elabora uno stile come espressione diretta delle proprie condizioni sociali e culturali e l'architettura è anticipatrice, sul piano ...
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illuminismo
s. m. [der. di illuminare, per calco del ted. Aufklärung «rischiaramento»]. – Movimento filosofico, spirituale e politico, che improntò l’età della storia d’Europa compresa fra la conclusione delle guerre di religione del sec....