metodismo
Col nome di m. si indica un raggruppamento religioso che abbraccia sotto la sua denominazione varie sette e comunità del mondo protestante (quasi esclusivamente anglosassone), tutte derivate [...] e piccoli industriali), che egli considerava inaridita nel sentimento religioso per il prevalere del deismo e dell’illuminismo nel clero anglicano. Ricorse perciò alla dottrina dei pietisti che facevano perno sull’esperienza intima del rinnovamento ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] della religione e l'incrollabile fiducia nella scienza, due atteggiamenti tipici della cultura occidentale erudita a partire dall'Illuminismo, ebbero inizio durante il Rinascimento da una polemica nata con l'intento di provocare esattamente l'effetto ...
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CEOLDO, Pietro
Paolo Preto
Nato a Padova il 27 genn. 1738 da Antonio e Pasqua Tentori, studiò filosofia e sacra teologia sotto la guida di alcuni gesuiti e poi di Alberto Calza e Giovan Domenico Stopin. [...] . Non all'università e alla sua secolare tradizione culturale né agli ambienti vivaci e raffinati del nascente illuminismo padovano andavano le simpatie del severo e ortodosso C., che invece approfondì i giovanili studi di storia ecclesiastica ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] tuttavia presente che anche quest’ultimo concetto è indefinibile e storicamente condizionato.
Nella cultura europea fra tardo Rinascimento e Illuminismo si maturò il concetto di r. naturale, intesa come la r. i cui articoli, semplici e universalmente ...
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giansenismo
Movimento teologico, religioso e politico che prende nome da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Ypres. Le dottrine di Giansenio, esposte nell’Augustinus (pubblicato postumo nel 1640) e [...] in Italia e nei Paesi Bassi. Benché considerato, dalla fine del 18° sec., un movimento progressista, quasi precursore dell’Illuminismo e del liberalismo, fu in realtà, nelle sue origini, un tentativo di riforma della Chiesa in senso rigoristico e di ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] , LXXVI (1942-43), 2, pp. 286-315; LXXVII (1943-44), 1, pp. 3-14; LXXVIII (1944-45), 1, pp. 367-390; Illuministi italiani, III, Riformatori lombardi piemontesi e toscani, a cura di F. Venturi, Milano-Napoli 1958, ad Indicem; U. Petronio, Uno scritto ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] un tema fondamentale della sua antropologia e della sua etica: la dignità dell’uomo, immagine di Dio, punto di raccordo tra illuminismo e visione biblica: «Il riguardo al dolore degli altri, il dovere di non contristare una immagine di Dio è uno di ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] Ma il secolo si imposta all’insegna del rigore culturale e anche in G., sia pure in tono minore, si apre l’Illuminismo, dominato nella prima fase dalla figura di J.C. Gottsched, meritevole per aver recuperato il teatro alla cultura. Efficace anche l ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] G. Diessbach a Torino intorno al 1775.
Questa associazione era nata con l'intentodi opporsi ai principi dell'illuminismo, del razionalismo e del giansenismo, considerati eversivi della società religiosa e di quella politica, collocandosi sullo stesso ...
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fanatismo
Stefano De Luca
Esaltazione cieca e pericolosa
Per fanatismo si intende la devozione incondizionata a una qualsiasi idea o concezione. Il fanatico è una sorta di 'esaltato', completamente [...] quale si è pronti a usare la violenza contro chi non condivide le stesse idee. Sono stati i pensatori dell'Illuminismo francese ‒ e in particolare Voltaire ‒ a fare del fanatismo un bersaglio polemico, intendendo con esso soprattutto la superstizione ...
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illuminismo
s. m. [der. di illuminare, per calco del ted. Aufklärung «rischiaramento»]. – Movimento filosofico, spirituale e politico, che improntò l’età della storia d’Europa compresa fra la conclusione delle guerre di religione del sec....