Aufklärung Nella Germania della seconda metà del Settecento (in tedesco col significato di «delucidazione, chiarimento») il movimento di idee usualmente chiamato Illuminismo. La fortuna del termine è legata [...] senza la guida di altri.
Per comprendere i tratti più specifici dell’A., rispetto a forme più radicali di illuminismo diffusesi in Europa, va ricordata l’influenza esercitata nel Settecento tedesco dalla filosofia di Leibniz. Ma, a differenza della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rinascimento: oltre la costruzione dei ‘moderni’
Michele Ciliberto
Quando si parla di movimenti come il Rinascimento – o anche l’Illuminismo – che contengono nella loro stessa definizione un giudizio [...] d’Alembert intende dare al suo Discours. A differenza di quanto a lungo si è pensato, non è vero che gli illuministi non avessero giudizio, e senso, storico. Al contrario, essi sapevano bene chi erano e, soprattutto, da dove venivano, come dimostra ...
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Storico italiano della filosofia (Urbino 1923 - Firenze 2012). Il nucleo centrale dei suoi interessi è costituito dalla storia delle idee dal Rinascimento all'Illuminismo, con particolare attenzione ad [...] ricerca storico-filosofica attraverso E. Garin, ha orientato i suoi studi verso la storia delle idee dal Rinascimento all'Illuminismo, con particolare attenzione alla rivoluzione scientifica del Seicento, di cui ha messo in rilievo il rapporto con lo ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] e sulle società primitive – e poi dall’incontro-scontro con la società francese di antico regime e con i filosofi parigini dell’Illuminismo – dedusse un «grande principio: la natura ha fatto l’uomo felice e buono, ma la società lo deprava e lo rende ...
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Ideologia
Kurt Lenk
Introduzione
Il termine 'ideologia' è usato oggi in una varietà di accezioni: da quella di autoillusione collettiva e di espressione di determinati interessi a quella di organizzazione [...] sui contesti economici e sociali e storico-culturali.
La critica della mitologia e della religione nell'età dell'illuminismo
Nell'illuminismo europeo del XVII e del XVIII secolo si manifestò per la prima volta un rivolgimento nella coscienza degli ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] rilettura della storia, definitivamente sottratta a ogni finalismo, e per l’abbandono dei grandi progetti elaborati a partire dall’Illuminismo e fatti propri dalla modernità, dando luogo, sul versante creativo, più che a un nuovo stile, a una sorta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Aurora’ rinascimentale, ‘sole’ illuministico
Michele Ciliberto
In un saggio del 1901 – Das achtzehnte Jahrhundert und die geschichtliche Welt («Deutsche Rundschau», agosto-settembre 1901; trad. [...] », innalzando «il suo vescovo a sommi onori, adornandolo del pallio, o sia manto imperiale, e di regali insegne» (Il Triregno, in Illuministi italiani, 1° vol., Opere di Pietro Giannone, cit., pp. 710-12). È in questo modo che il vescovo di Roma era ...
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Millar, John
Filosofo e storico scozzese (Shotts, Lanarkshire, 1735-Blantyre, Lanarkshire, 1801). Docente di diritto all’università di Glasgow, fu un esponente di spicco dell’illuminismo scozzese. Con [...] A. Smith e A. Ferguson fece parte della scuola filosofica dei cosiddetti moralisti scozzesi, alla quale si deve uno dei primi tentativi di applicare ai fatti sociali la logica del ragionamento scientifico. ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] di Hegel (in particolare la sua critica dell'intelletto) influisce non poco anche sulla critica di A. all'illuminismo e alla scienza: tanto l'uno che l'altra si basano sul principio della razionalità analitica, accettano positivisticamente il ...
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Illuminista (Parchim 1741 - ivi 1802). Si palesa fervido ammiratore di Lessing nei drammi, nelle commedie e negli scritti di estetica; raggiunse la fama come "filosofo popolare", nello spirito dell'illuminismo, [...] con la raccolta Der Philosoph für die Welt (2 voll., 1775-77), cui collaborarono M. Mendelssohn, Chr. Garve e altri: un terzo volume dell'opera apparve nel 1800 e fu ferocemente stroncato da Schleiermacher ...
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illuminismo
s. m. [der. di illuminare, per calco del ted. Aufklärung «rischiaramento»]. – Movimento filosofico, spirituale e politico, che improntò l’età della storia d’Europa compresa fra la conclusione delle guerre di religione del sec....