ROMA - Storia, urbanistica, architettura (da Costantino a Gregorio VII)
F. Guidobaldi
ROMA Città capitale d'Italia e sede del papato, situata nel Lazio, sulle rive del Tevere, a km 23 ca. dal mar Tirreno.
Storia, [...] unico e mai imitato: ciò che seguì fu infatti una produzione di basiliche medio-grandi con colonnati ad arcate di largo respiro, trasformata in edificio cristiano. Soltanto S. Stefano Rotondo offre l'esempio di un insediamento su di un ex edificio ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] dal solco di Romolo all'impero di Augusto e dall'Incarnazione del Cristo alla Restaurazione di Pio VII. indiscriminata condanna dell'Impero, quasi per inconscia imitazione e nella pericolosa rinascita di guise pseudo-tacitiane che si voleva, dal ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienze della vita e medicina
Berenice Cavarra
Scienze della vita e medicina
Scienze della vita e medicina nell'Europa latina
Gli [...] ma anche, idealmente, la vita di ogni cristiano. Il servizio, che si di Cappadocia, Ateneo, Apollonio di Pergamo, Archigene, Asclepiade di Bitinia, Diocle di Caristo, Dioscuride di Anazarba, Filagrio, Filumeno, Rufo, Sorano.
L'attività di 'imitazione ...
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Ruoli maschili e femminili
Birgitta Nedelmann
1. La costruzione dei ruoli di genere
I ruoli maschili e femminili sono il prodotto di processi interattivi di costruzione e di interpretazione. In questa [...] Creatore', e il suo rappresentante in Terra, Gesù Cristo, è concepito come 'Figlio di Dio'. L'accesso al Paradiso è sorvegliato da un il desiderio di diventare madri. Questo processo di trasmissione e diimitazione dei ruoli di genere si ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] che la stirpe dei saggi trovasse il suo compimento in Cristo, quest'ultimo diviene ai loro occhi l'ultimo pitagorico, mondo sono contenute in ciascuno", Mosè, come imitatore della Natura, "dovette trattare di ciascuno in modo che nelle stesse parole ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] ’ dell’arte. Tutta tesa verso la resa imitativadi uno spazio reale va, invece, la ricerca dell dell’altare intarsiato di lapislazzuli e la realizzazione della pala con la scena di Sant’Ignazio presentato al Cristo, era quella di costruire una vera ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] di un"'imitazione", quanto dell'"essemplo" da imitare. La storia, la rammemorazione sembra comporsi secondo i "tempi" di una celebrazione, di una "lectio" se non proprio di suo celebratore. L'identificazione di Beatrice con Cristo, la sua unicità ...
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CONTINUITÀ DELL'ANTICO (ν. S 1970, p. 725, s.v. Sopravvivenza dell'antico)
S. Settis
«Sopravvivenza», «tradizione», «influsso», «imitazione», «deduzione», «derivazione», «assimilazione», e così via: [...] (v.) imperiale abbia senza salti rappresentato l'ingresso del Cristo in Gerusalemme, o lo schema dei barbari offerenti si sia e tendenzialmente assimilabili a quelli che governano il riuso imitativodi forme classiche (un capitello, un gesto, un ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] di maniera con l'imitazione diretta della natura. Si tratta del più difficile ed eccellente di tutti i modi, e in favore didi Meleagro oggi conservata ai Musei Vaticani) e il Cristo portacroce della chiesa romana di S. Maria sopra Minerva, opera di ...
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Sesso e religione
Birgit Heller
La religione ha un sesso?
Per molti anni gli sforzi degli studiosi della religione hanno mirato a raggiungere conoscenze oggettive e avaloriali su Homo religiosus. Al [...] della madre vergine si sottrae a ogni possibilità diimitazione.
Nella fase iniziale delle religioni universali le donne femminili della storia religiosa. Nella cerchia dei discepoli di Gesù Cristo certamente non c’erano donne, ma esse costituivano ...
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santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con uso assol., condizione propria di Dio (la...
proporre
propórre (ant. propónere) v. tr. [dal lat. proponĕre, comp. di pro-1 e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. ant. o letter. In senso proprio, porre innanzi, e quindi offrire, mettere davanti agli occhi: se i fiori, che proporremo,...