VITALE di Aimo degli Equi (Vitale da Bologna)
Gianluca del Monaco
Figlio di un Aimo degli Equi (o Cavalli), è documentato a Bologna dal 1330 al 1359 e a Udine tra il 1348 e il 1349. Nel 1361 risulta [...] un Santo vescovo da colorare in bianco a imitazione del marmo e impreziosire con oro, che sarebbero . Gnudi, Vitale da Bologna, Milano 1962; F. Arcangeli, Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana (catal.), Bologna 1970, pp. 27-30, 103-122; S ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli inizi dell’età moderna l’ingegneria e la costruzione di macchine ottengono un crescente [...] un ruolo di primo piano in molteliplici attività, non solo nell’arte della guerra, ma anche in opere di ingegneria civile, come Questo non è del tutto vero. Certamente i casi di imitazione sono frequenti e incerte le forme di tutela per gli inventori ...
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BETLEMME
G. Kühnel
(ebraico Bēth Lĕḥĕm; arabo Bayt Lahm)
Cittadina della Giordania, situata a km. 8 a S di Gerusalemme, alla quale è collegata da una strada moderna che, partendo dalla antica porta [...] su questa base si è fondata l'iconografia della Natività nell'arte occidentale e per questa via la mangiatoia, abbinata alla calcarea rossa di origine locale, accuratamente levigata a imitazione del marmo, con capitelli ben conservati, tutti tra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non esiste una sola danza del Novecento, ma tante danze diverse, che rispecchiano e [...] esecuzione. La sua coreografia più conosciuta, oggetto di innumerevoli imitazioni, è la Serpentina, linea sinuosa creata dal ritmo artistica, incarnando nell’ampio repertorio le molteplici vie al modernismo espresse nell’arte figurativa e nel ...
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CENNINI, Cennino
Mina Bacci
Pasquale Stoppelli
Nacque da Drea (Andrea) a Colle di Val d'Elsa nella seconda metà del sec. XIV. Il padre era probabilmente pittore, e il C. si indirizzò sulla stessa via, [...] pittore, egli si definisce "piccolo maestro esercitante nell'arte di dipintoria", forse non tanto per coscienza la prima a sorreggerlo. Ma né l'imitazione della natura né quella del maestro conducono di per sé all'arte: è la capacità "fantastica" del ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] cui segue un importante excursus sul tema dei mesi nell'arte e nella letteratura dell'Antichità e del Medioevo. Notevolissime le correzioni dicuntur super natura feminarum), o ancora tramite imitazioni (in francese), fra cui importantissima la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare dell’arte della Grecia non è per noi come parlare dell’arte di una [...] Vecchio, Quintiliano ecc). Più tardi si credette di conoscere l’arte greca attraverso le opere ritrovate a Roma, senza capire che si trattava nella stragrande maggioranza di copie o imitazioni di età romana e non degli originali dei maestri greci ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grande maestro della narrazione realistica, Balzac utilizza meccanismi come l’intreccio, [...] da vero maestro nell’arte del travestimento, degli incontri segreti, delle parole d’ordine e dei nomi falsi, nella nuova casa di stessi personaggi da un romanzo all’altro, a imitazione di quanto avviene nella realtà e in un medesimo ambito sociale: ...
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RIPA, Cesare
Fabizio Biferali
RIPA, Cesare. – Nacque a Perugia intorno al 1555 da una famiglia illustre, come si evince dalla richiesta di un cavalierato inoltrata a papa Clemente VIII nel 1598 in cui [...] di C. R. con Ignazio Danti, Giovanni Alberti e Giovanni Guerra, in Arte cristiana, XC (2002), 813, pp. 433-448; Id., “Dare forma . Il “Proemio” dell’“Iconologia” e i paradossi dell’imitazionenell’aristotelismo del Cinquecento, in C. R. e gli spazi ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] delle opere che Paolini «adornò di vaghissime prospettive, ad imitazione del Veronese» (Baldinucci, 1681-1728, 1728, p. 365 Papi, Milano 2006, pp. 160-64; P. Giusti Maccari, in Viaggio nell’arte a Lucca (catal.), a cura di M.T. Filieri, Lucca 2008, ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...