Niola, Marino. – Antropologo culturale italiano (n. Napoli 1953). Docente di Antropologia dei simboli, Antropologia delle arti e della performance e Miti e riti della gastronomia contemporanea presso l’Università [...] vi sono le pratiche devozionali come tratti identitari degli universi culturali su base locale, le forme assunte dall’immaginariocollettivo nelle società ad alta tecnologia, le permanenze e le nuove modalità dei localismi all’interno del sistema ...
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(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] numero di soggetti 'maschili' (omosessuali, travestiti, transessuali) che hanno soppiantato, non tanto numericamente quanto nell'immaginariocollettivo, la tradizionale figura femminile della prostituta, e la tendenza manifesta di clienti maschi non ...
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Vita
Maurizio Bonolis
(XXXV, p. 458; App. IV, iii, p. 840; V, v, p. 781)
Età e corso della vita
Dal punto di vista sociologico il concetto di età si specifica in relazione alle variabilità del significato [...] unitamente al declino della vitalità biologica e a una generale stigmatizzazione dell'euforia da parte dell'immaginariocollettivo (c3). Riesaminando lo schema, quindi, l'aspettativa, di cui l'ipotetico sessantenne è investito, si giustifica ...
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Caratteri antropologici
L’a. dell’uomo varia e assume forme diverse in relazione alle condizioni climatiche, ai mezzi tecnici messi in atto per la costruzione, ma anche all’organizzazione sociale e alla [...] coniche teepee dei nativi americani o gli igloo di ghiaccio degli Inuit), sono divenute molto celebri e popolano l’immaginariocollettivo. Gli Irochesi dell’area dei Grandi Laghi nel Nord America definivano sé stessi il ‘popolo delle case lunghe’, a ...
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Nell’antropologia della fine del 19° sec., raggruppamento umano (dal gr. ἔθνος «razza, popolo») distinto da altri sulla base di criteri razziali, linguistici e culturali.
Tale definizione, tuttora impropriamente [...] indicano forme di espressioni caratteristiche, ‘autentiche’, tipiche di un popolo.
Il gruppo etnico viene percepito nell’immaginariocollettivo come un aggregato sociale omogeneo, i cui membri condividono una cultura, una storia, una lingua, un ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] più vicino alle necessità culturali dei suoi spettatori.
Il grande problema di questi anni non è tanto la sopravvivenza dell'immaginariocollettivo o la sua assegnazione preferenziale a un medium piuttosto che a un altro: è, come si diceva già nel ...
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Altri possibili titoli: viaggiare nell’epoca della riproducibilità digitale del mondo; viaggi nel qui e ora dell’altrove; viaggiatori giunti al di là delle mappe spazio-temporali, oltre le vie segnate [...] potenza emblematica del serial killer, specialista in territori della carne, figura in questi anni dominante nell’immaginariocollettivo; un cinema caratterizzato dalla prevalenza di interni, collocati e distribuiti nella distanza e differenza tra ...
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Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] democratica ai loro popoli - può essere affrontata solo facendo ricorso alla religione. Infatti, è appunto l'islamismo che, nell'immaginariocollettivo, f o n d a tutte le relazioni di autorità attraverso cui si opera la socializzazione e si perpetua ...
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Comunicazione
Carlo Marletti
sommario: 1. Lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e i media come apparato sociale. 2. La neo-televisione e il declino della comunicazione di massa tradizionale. 3. I [...] investendo il vissuto quotidiano degli spettatori con i suoi stilemi e le sue metafore che alimentavano l'immaginariocollettivo e stimolavano la formazione di nuovi modelli culturali. Considerata negli anni cinquanta e sessanta soprattutto come una ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] . Mandelbaum (1994) propone il ricorso alla forma del mito, sia come artificio retorico fortemente radicato nell'immaginariocollettivo e costitutivamente non suscettibile di verifica storica, sia come strumento di indagine delle strutture e forme di ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e non ha fondamento nella realtà: esseri,...
complesso1
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi...