Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] si stanno sviluppando intensamente solo adesso, negli ultimi anni del 20° e nei primi del 21° secolo. Se è vero che ogni immagine documenta la cultura e l’ideologia di colui che l’ha prodotta, molto più dell’oggetto che esibisce (P. Sorlin, Les fils ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] più essenziale, sfugge ai toni d'effetto, si fa più sobrio e più intenso: non è più uno stile di parole e di immaginazione, ma, direi, di accenti, di rapidi segni, di gesti, di mezze espressioni, e l'artista par che completi il racconto con la sua ...
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Cinema ed estetica analitica
Daniela Angelucci
Soltanto negli ultimi anni in Italia gli studiosi di estetica hanno cominciato a occuparsi della riflessione elaborata dalla filosofia analitica angloamericana, [...] cinema non si realizza nessuno dei due tipi di illusione, poiché l’esperienza dello spettatore è quella di essere in presenza di immagini di oggetti fisici, e non sussiste in alcun modo un’illusione circa la loro presenza reale.
Currie spinge la sua ...
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La fotografia degli artisti
Ludovico Pratesi
Nell’ambito della storia della fotografia, il 21° sec. si è aperto con una novità: il superamento della distinzione tra fotografi puri e artisti che utilizzano [...] ’India alle isole Figi e poi dispersi in varie parti del mondo. Al pubblico viene però presentato soltanto il retro delle immagini, con il timbro dello studio fotografico e alcuni appunti scritti a mano: «Se gli è negata la fotografia vera e propria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni del Seicento si assiste a un progressivo superamento dell’illusionismo [...] nella sala della Stufa, ripropone il sogno di una perfetta armonia tra l’uomo e la natura. Riplasmata dalla fervida immaginazione dell’artista, anche l’allegoria perde ogni complessità concettuale per assumere il tono dell’idillio e della favola.
In ...
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Francesco Ursini
Il dibattito sul digitale
La sempre crescente diffusione delle tecnologie e degli strumenti digitali nella diffusione della cultura e della conoscenza non ha mancato di sollevare interrogativi [...] nelle Lezioni americane Calvino si chiedeva «quale sarà il futuro dell’immaginazione individuale in quella che si usa chiamare la ‘civiltà dell’immagine’? Il potere di evocare immagini in assenza continuerà a svilupparsi in un’umanità sempre più ...
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ZAVATTINI, Cesare (App. II, 11, p. 1136)
Gian Luigi Rondi
Dopo i primi successi come soggettista e sceneggiatore nei film di V. De Sica e il suo determinante contributo all'affermazione anche sul piano [...] , uscito come film nel 1978) in cui la sua passione per la realtà dal vivo si è perfettamente accordata con l'immaginazione e la visionarietà in un clima in equilibrio compiuto tra favola e cronaca. Nell'ultimo decennio, oltre alla riedizione in un ...
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METAMORFOSI (greco μεταμόρϕωσις "trasformazione")
Carlo AVETETTA
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Botanica. - In botanica per metamorfosi s'intende un cambiamento di forma che si può verificare nei [...] lo sviluppo diretto di altre forme che sgusciano invece dall'uovo simili in tutto o quasi alla forma definitiva. Fra questa (immagine) e l'embrione (v.) s'intercalano così degli stadî di passaggio, i cosiddetti stadî o forme larvali (v. larva) che ...
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VERROCCHIO, Andrea del
Carlo Gamba
Orafo, scultore, pittore, ingegnere, nacque a Firenze nel 1435, morì a Venezia nel 1488. Prese il nome dall'orefice Giuliano Verrocchi suo primo educatore artistico. [...] , non senza abbellirli talvolta, lui orafo, di spiritose invenzioni ornamentali. Non ebbe egli invece campo di manifestare una immaginazione compositiva. Ben presto nella bottega del V. convennero artisti di ogni ramo, cui egli, disegnatore sapiente ...
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, Nacque a Madrid nel 1764 e studiò a Salamanca. La sua vita non è ricca di episodî: visse sempre "tra pochi amici e molti libri". L'Enciclopedia e, in generale, le correnti filosofiche francesi del sec. [...] sua opera lirica sembra un precursore del romanticismo. Fu un novatore del lessico e dello stile, sebbene sia stato di scarsa immaginazione. Alcune poesie sono d'ispirazione filosofica umanitaria come l'ode En alabanza de un carpintero (In lode di un ...
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immaginazione
immaginazióne (letter. imaginazióne) s. f. [dal lat. imaginatio -onis]. – 1. Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di...
immaginabile
immaginàbile (letter. imaginàbile) agg. [dal lat. imaginabĭlis]. – Che può essere immaginato, concepito con l’immaginazione: le cose sensibili e le cose i.; anche sostantivato: trapassar col pensiero tutto l’i. (Segneri). Più...