Stato insulare dell’Oceano Indiano. Situato a E del Madagascar, nell’arcipelago delle Mascarene, comprende, oltre all’isola omonima, le isole Rodrigues e Agalega e il gruppo dei Cargados Carajos.
Il Paese [...] , che videro la conquista dell’isola da parte della Gran Bretagna (1810).
Gli Inglesi favorirono l’importazione di immigrati dall’Africa e soprattutto dall’India. Da qui la struttura composita della popolazione. La concessione nel 1947 del diritto ...
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Uomo politico australiano (Stoneleigh, Warwickshire, 1815 - Sydney 1896). Stabilitosi dalla nativa Inghilterra a Sydney (1839), entrò nel consiglio legislativo del Nuovo Galles del Sud, fondò e diresse [...] cinque volte primo ministro della colonia, promovendo riforme amministrative e doganali (liberiste) e misure per limitare l'immigrazione cinese. Sin dal 1877 si dedicò al movimento per l'unificazione politica dell'Australia; promosse la convenzione ...
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Ohio
Stato della confederazione statunitense. Nel 1749 la Francia prese possesso dei territori a E del fiume omonimo, ma questi divennero britannici nel 1763 con la guerra dei Sette anni. Le difficoltà [...] , 1774), provocando le proteste dei coloni americani. Dopo la rivoluzione la regione fu rapidamente colonizzata e divenne meta di immigrazione. Nel 1803 divenne il diciassettesimo Stato dell’Unione. Dopo la guerra civile, in cui l’O. si schierò con ...
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Stato dell’Europa occidentale, uno dei più piccoli del continente; confina a N e a O con il Belgio, a E con la Germania, a S con la Francia.
Nel territorio dello Stato si distinguono due diverse regioni [...] di incremento naturale estremamente modesto (1,17% nel 2009), la crescita demografica è stata essenzialmente condizionata dall’immigrazione: nel 1979 vi risiedevano 92.063 stranieri; nel 2000 la quota di stranieri residenti nel paese, per ...
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Città della Spagna (6.497.124 ab. nel 2018), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, [...] Posta a 580-696 m s.l.m., è la più elevata delle grandi capitali d’Europa. Accresciutasi soprattutto per l’intensa immigrazione, ha inglobato la maggior parte degli altri centri della provincia e si estende su quasi tutto il territorio di questa, che ...
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(ted. Hessen) Stato federato della Germania (21.115 km2 con 6.075.359 ab. nel 2006). Comprende parte del bassopiano del Reno superiore, dell’altopiano dell’Odenwald, dei ripiani del Taunus e del Westerwald, [...] è Francoforte sul Meno; altre città sono Darmstadt, Kassel, Magonza, Worms; la regione urbana è stata meta di intensa immigrazione dall’estero e dai Länder orientali.
Ha clima temperato di media montagna. I boschi coprono i 2/5 del territorio ...
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Città della Francia orientale (50.417 ab. ca. nel 1999), capoluogo del dipartimento Belfort Territoire de B., sulle rive del fiume Savoureuse, tra i Vosgi e il Giura. È al centro della stretta detta Porta [...] la valle della Saona e il bacino del Reno. Come centro industriale ha avuto rilievo dopo il 1871 per l’immigrazione dei capitali, del personale direttivo e degli operai alsaziani. Le principali industrie sono la tessile (cotonificio) e la meccanica ...
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(XX, p. 318; App. III, i, p. 957; IV, ii, p. 293; V, iii, p. 125)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
La crescita demografica del paese in questi ultimi decenni è da attribuire in massima [...] a meno di 1.400.000 del 1993, in conseguenza della fuga e dell'espulsione di gran parte dei lavoratori immigrati, nonché dell'inattività dei campi petroliferi dopo l'occupazione irachena. Sotto il profilo strutturale, malgrado la politica governativa ...
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La collina chiamata dagl'Indiani Shawmut o Mushawomut e dai coloni Trimountain corrisponde all'attuale Beacon Hill, sulla quale sorge il Palazzo del governo. Il nome di Boston fu adottato il 16 settembre [...] , quella irlandese) si è avuto anche uno spostamento per cui il North End è stato abbandonato a varî gruppi d'immigranti, che vi sono succeduti, man mano che la Back Bay diventava il quartiere aristocratico.
L'estensione graduale della città, per ...
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mizrahim
(ebr. «orientali») Denominazione degli ebrei discendenti dalle comunità mediorientali, caucasiche e centro-asiatiche, di rito prevalentemente sefardita, molti dei quali si sono stabiliti in [...] la vittoria nella prima guerra arabo-israeliana. L’integrazione dei m. nella società israeliana, non priva di problemi, ha influito in modo sensibile sull’equilibrio sociologico e politico creato dalla precedente immigrazione ashkenazita e sefardita. ...
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immigrazione
immigrazióne s. f. [der. di immigrare]. – 1. In generale, l’insediamento di uomini in paesi diversi da quello in cui sono nati, per cause naturali o politiche; può essere di massa o d’infiltrazione, secondo che le unità che si...
immigrante
s. m. e f. e agg. [part. pres. di immigrare]. – Chi, o che, immigra; in senso specifico, con riferimento alla libera e pacifica circolazione interna e internazionale di uomini determinata da dislivelli nelle condizioni economiche...