Teologo (Gaeta 1468 - Roma 1533), domenicano. Teologo e diplomatico pontificio, fu uno dei fautori più convinti della "riforma cattolica".
Vita
Generale (1508) dell'ordine, cardinale nel 1517, arcivescovo [...] all'aristotelismo, si mostra in più punti dissenziente dall'interpretazione concordistica dell'Aquinate; così per es. per l'immortalitàdell'anima che egli, nel suo commento al De anima, pubblicato nel 1510 e accolto con vivaci critiche, ritiene del ...
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Filosofo (Padova 1533 - ivi 1589), uno dei massimi rappresentanti della scuola aristotelica padovana del sec. 16º, per più punti vicino all'interpretazione alessandrista; combatté la "separazione" dell'intelletto [...] di Aristotele non fosse dimostrabile l'immortalitàdell'anima. Notevole influenza esercitarono le sue opere logiche ove definisce il metodo sulla base dell'ordo doctrinae, od ordine della conoscenza, distinguendo il momento risolutivo (dagli ...
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Sociologo italiano (Palazzolo Vercellese 1926 - Roma 2024). Ritenuto il fondatore della sociologia italiana, le sue ricerche sono focalizzate sui fondamenti di legittimazione del potere in una società [...] oblio: razzismo, antisemitismo e neonazismo (1993); Homo sentiens: giovani e musica (1995); Rock, rap e l'immortalitàdell'anima (1996); L'Italia tra storia e memoria (1997); La verità? È altrove (1999); Il potere (2004); La televisione (2005); Nelle ...
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Fedeli di varie sette protestanti che sostengono l’imminenza del ritorno («avvento») di Cristo trionfante, preceduto da gravissime catastrofi e seguito dal regno glorioso dei giusti. Gli a. veri e propri [...] fissargli una data), si organizzarono in Chiesa nel 1845. Da questi a. evangelici, che sostengono la piena immortalitàdell’anima, si staccarono nello stesso anno gli a. del settimo giorno (detti anche sabbatisti), che insistono nell’osservanza ...
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Filologo classico (Amburgo 1845 - Heidelberg 1898); prof. alle univ. di Kiel, Jena, Tubinga, Lipsia, Heidelberg. Fu amico di F. Nietzsche, di cui apprezzò e difese le teorie sulle origini della tragedia. [...] particolare che non ha eliminato una più antica fede nella potenza dei morti e una costante preoccupazione per l'immortalitàdell'anima che sopravvivono con ininterrotta vitalità e si realizzano compiutamente nella religione orfico-dionisiaca. ...
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LEONE X papa
Giovanni Battista PICOTTI
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Ebbe a tre anni maestro Agnolo Poliziano, ma [...] ) il concordato con la Francia, condannò l'errore che negava l'immortalitàdell'anima e la dottrina della duplice verità, filosofica e religiosa; prese disposizioni per la riforma della Chiesa, utili, certo, ma ben lontane da un profondo rinnovamento ...
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PORTA (o Porzio, dal cognome latinizzato Portius, Porcius), Simone
Guido Calogero
Filosofo e medico, nato a Napoli nel dicembre del 1496 e ivi morto il 27 agosto 1554. Seguace del Pomponazzi (o, piuttosto, [...] abbandonare la sua concezione) segue sostanzialmente l'alessandrismo del maestro a proposito del problema della natura dell'intelletto e dell'immortalitàdell'anima e si manifesta quale il più tipico e segnalato fra tutti gl'immediati continuatori ...
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PSICHE (ψυχή)
Carlo GALLAVOTTI
L'etimologia della parola, che significa "respiro", ci riconduce a uno stadio primitivo della concezione dell'animadell'uomo. Ancora nei poemi omerici la maniera di concepire [...] speculazione greca, presso i filosofi ionici, il concetto dell'anima, ricollegandosi all'astratta credenza dell'immortalità, ha perduto i caratteri della concretezza e della duplicità, tipicamente popolari. Qualche traccia, tuttavia, o per lo meno ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] A tale estremo non giunse Aristotele, che, non accettando la dimostrazione platonica dell'immortalitàdell'anima e considerando anzi quest'ultima come forma della materia corporea, ad essa indissolubilmente legata nella realtà sostanziale del vivente ...
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GENTILE, Giovanni
Ugo Spirito
Filosofo e uomo politico, nato a Castelvetrano (Trapani) il 29 maggio 1875. Uscito dalla Regia Scuola normale superiore di Pisa e laureato in filosofia, nel 1897, con una [...] nello spirito, è passato a quello della psicologia, della logica, dell'etica e della pedagogia, della religione, dell'arte, del diritto e della politica. Nella psicologia, dopo la critica delle facoltà dell'anima, il G. ha negato ogni distinzione ...
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immortalita
immortalità s. f. [dal lat. immortalĭtas -atis]. – 1. L’essere immortale, condizione di chi, o di ciò che, è immortale: l’i. degli dèi; l’i. dell’anima. Anche in senso estens., fama durevole, imperitura: aspirare all’i.; acquistare...
immortale
agg. [dal lat. immortalis, comp. di in-2 e mortalis «mortale»]. – 1. Che non è mortale, che non è soggetto alla morte: l’anima è immortale. In partic., riferito agli dèi pagani (anche sostantivato: gli i.; meno com. il femm.: le...