Filosofo, nato a Berlino il 17 febbraio 1798, morto nella stessa città il 1854.
I suoi scritti più significativi sono: Die neue Psychologie (1845), che può considerarsi come il suo testamento filosofico, [...] , che ci dà il realismo. Allo stesso modo la morale si fonda sul sentimento. In opposizione al kantiano universale imperativo categorico sta, per il B., il sentimento morale, la norma, cioè, della nostra condotta etica, la quale assume, così ...
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VITALIANO, papa, santo
Umberto Longo
VITALIANO, papa, santo. – Secondo il biografo del Liber pontificalis, era originario di Segni e figlio di un certo Anastasio. Non si possiedono notizie che lo riguardino [...] città, non risparmiando neanche le lastre che ricoprivano il tetto di S. Maria ad Martyres (l’antico Pantheon). La partenza dell’imperatore dalla città fu salutata con una gioia pari a quella che aveva accompagnato il suo arrivo.
Anche se la visita a ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] ignoto.
Questo orientamento tipico dell'ebraismo spiega anche perché gli ebrei diano tanta importanza alla memoria: "Ricorda!" è un imperativo che Dio rivolge spesso al popolo d'Israele nella Bibbia. Il ricordo è bagaglio, è coscienza di ciò da cui ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] una solidarietà fraterna non rappresenta semplicemente un modo di dare espressione a interessi oggettivi ma anche, al contempo, un imperativo cristiano. D'altra parte se oggi, a poco a poco ma sempre più chiaramente, emerge il ruolo degli argomenti ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] si fa ancora secondo schemi danteschi, corrispondenti certo a esigenze critiche generali dell'epoca, ma veramente esistenti dopo l'imperativo di Dante (costituzione di scuola siciliana, di dolce stile, limitazione sicula del guittonismo); e a maggior ...
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Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] ci emoziona di più il ricordo di un volto visto un tempo, l'inconsapevole aderenza a modelli soggettivi o l'imperativo biologico. Quest'ultimo elemento merita di essere sottolineato, sia perché è osservabile anche negli animali, sia perché è il meno ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] distanze dalla Sinistra storica. Nell'occasione A. Civelli, rimasto solo per la morte del padre a dirigere il suo impero editoriale e convinto di aver poco ottenuto dal governo, si pronunciava contro la ricandidatura Correnti alla Camera ed eliminava ...
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STRATOS, Demetrio
Carlo Bianchi
STRATOS, Demetrio (Efstratios Demetriou). – Efstratios Demetriou (questo il nome anagrafico) nacque ad Alessandria d’Egitto il 22 aprile 1945 da genitori greci, Janis [...] Lambizzi (chitarra), Patrick Djivas (basso) e Victor Edouard Busnello (fiati). Il nome del gruppo si richiamava all’imperativo poetico proclamato da Allen Ginsberg: occorre che le nuove generazioni «allarghino l’area della coscienza». Il gruppo ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] dall'attività intelligente dello spirito può restare dentro di essa senza una esterna manifestazione e diventare con ciò atto imperato e giuridico. Le relazioni tra il pensiero e la volontà sono reciproche e continue e si risolvono in ultima ...
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PUCCIONI, Giuseppe
Marco Paolo Geri
PUCCIONI, Giuseppe. – Nacque a Siena il 21 settembre 1788 da Anton Carlo e da Anna Maria Morelli.
Dopo la laurea all’Università di Siena in diritto il 28 giugno 1804, [...] e al «sistema dei giurati», con il progetto di codice penale, redatto con linguaggio maggiormente tecnico e imperativo dei precedenti progetti, Puccioni, «recando le minori innovazioni» possibili, intese «ordinare le materie sparse in tante e ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...