INDICATIVO
Giacomo Devoto
. Formazione modale del verbo che, in confronto con le più o meno numerose sfumature del congiuntivo, dell'ottativo e dell'imperativo, ecc., indica la realtà pura e semplice, [...] secondo il valore etimologico della parola, coniata dai grammatici latini ...
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onorare [partic. pass. anche onrato]
Sebastiano Aglianò
È in rima solo nella III singol. del pres. indicativo; ma in Detto nell'omofono imperativo della II singol. e in Fiore all'infinito. Nelle opere [...] latine, oltre al corrispondente ‛ honorare ' (Ep II 5), il poeta adopera anche honorificare (V 30), certo con intenzione di maggiore solennità, mentre conclude l'appassionata esaltazione del potere imperiale ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] ordini (1 b.) o concedere permessi (1 c.), ma si ritrova anche negli altri modi usati con la funzione di imperativo: il congiuntivo con le forme personali di cortesia (lo chiami subito, per favore!; ➔ cortesia, linguaggio della), l’infinito negativo ...
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TRISDRUCCIOLA, ACCENTAZIONE
Hanno accentazione trisdrucciola le parole accentante sulla quintultima sillaba. Nella lingua italiana le parole trisdrucciole sono molto poche e corrispondono tutte a forme [...] di 2a persona singolare dell’imperativo composte con l’aggiunta di due pronomi atoni
àuguraglielo, òrdinaglielo, rècitamelo, òccupatene, comùnicamelo.
VEDI ANCHE
accento
piana, accentazione
tronca, accentazione
sdrucciola, accentazione
bisdrucciola ...
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varcare
Luigi Blasucci
Il verbo occorre otto volte nella Commedia, con netta prevalenza della forma varca (sei volte, di cui quattro in rima; una volta come II persona dell'imperativo).
Nel senso di [...] " valicare ", " oltrepassare ": Pg VII 54 sola questa riga / non varcheresti dopo 'l sol partito; con complemento oggetto di persona: X 53 vedea / ... da quella costa / onde m'era colui che mi movea, / ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] , R., Recht - Staat - Vernunft, Frankfurt a.M. 1991.
Dworkin, R. M., Law's empire, Cambridge, Mass., 1986 (tr. it.: L'impero del diritto, Milano 1989).
Fassò, G., Società, legge e ragione, Milano 1974.
Ferrajoli, L., Diritto e ragione. Teoria del ...
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DIRE, COMPOSTI DEL VERBO
I verbi benedire, maledire, contraddire, disdire, predire, ridire seguono la coniugazione del verbo dire
benediceva, maledisse, contraddetto, disdirò, predicevi, ridico
L’unica [...] differenza è nella seconda persona singolare dell’imperativo, che termina in -dici
Maledici tutti quanti!
Disdici subito l’appuntamento!
tranne che per ridire
Ridì la lezione!
Usi
Nell’italiano contemporaneo le forme dell’indicativo ...
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In linguistica, di parola atta a esprimere la proibizione; così la particella greca μή, latina ne (in ne feceris «non fare»), il latino cave seguito dal congiuntivo (cave dicas «non dire»). Le locuzioni [...] formate con tali parole p. costituiscono la categoria dell’imperativo p. (comunemente anche negativo), che di solito ricorre a forme verbali diverse da quelle dell’imperativo positivo (cfr. sopra ne feceris e ancora noli facere «non fare»). ...
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Critica della ragion pratica (Kritik der praktischen Vernunft)
Critica della ragion pratica
(Kritik der praktischen Vernunft) Opera (1788) di I. Kant in cui si studiano le condizioni trascendentali [...] legge del dovere, scevra da ogni contenuto. A differenza di quello «ipotetico», che comanda in vista di un fine, l’imperativo categorico è fondato sulla norma dell’«agire secondo ragione», dove la ragione è intesa in senso universale, ossia estesa a ...
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Poeta romeno (Mălini, Suceava, 1935 - Bucarest 1956). Nonostante l'esiguità della sua produzione poetica, iniziata nel 1950, L. ha rappresentato, con la sua "lotta contro l'inerzia" (che è il titolo di [...] una sua opera postuma, Lupta cu inerţia, 1958), cioè contro l'imperativo dell'impegno politico, allora dominante, un vero e proprio discrimine nella letteratura romena, in direzione di un più autentico lirismo: Primele iubiri ("I primi amori", 1956); ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...