GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] dal G.), la concessione degli statuti da parte dei maggiori sovrani italiani, la rivoluzione di Vienna e la crisi dell'Impero austriaco, l'insurrezione milanese, l'avvio della guerra in Italia. Inoltre la Compagnia di Gesù era stata espulsa da molti ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] dei diritti umani e della libertà di religione, la determinazione a liberare l'Europa dell'Est dal dominio dell'impero sovietico. La stessa nomina di monsignor A. Casaroli a prosegretario di Stato e proprefetto del Consiglio per gli affari ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] a XXIX canti dell'Inferno, rimaneggiato nell'edizione del Franciosi (Raimondi).
L'accettazione della sorte umana è severamente ricondotta all'imperativo del dovere: "l'uomo dee dipendere da Dio, ed essergli ubbidiente, e perché ci è dato per pena che ...
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FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] per l'esito della guerra: era quindi necessario che Hitler non fosse il primo ad averla. Questo semplice imperativo fu fondamentale per mobilitare in modo impareggiabile molti scienziati che si consacrarono anima e corpo all'impresa.
Alla fine ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] per tutti, ma al di là della volontà e dell’avidità di ciascuno.
Tale principio, unico e universale, era logicamente l’imperatore, la cui giurisdizione si estendeva per diritto a tutto l’orbe, e la cui libertà doveva essere estranea a ogni interesse ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] , Firenze 1960, pp. 171-79.
Testimonianze di meschine polemiche contemporanee: Soccino, Discorso nel quale si dimostra la giustizia dell'imperio de' Spagnoli in Italia..., s. n. t. (ma 1617), p. 11; P. Sandorano, Elenco contro il B., Venezia 1618 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] , qual è quello della cura delle anime. Pertanto la libertà di coscienza deve essere garantita non più in funzione di un imperativo religioso (la carità o il perdono) né di un’opportunità etica (l’intrinseca negatività dell’uso della forza), ma come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] funzione della volontà generale dell’Io comune, che assorbe in sé le volontà particolari, allo stesso modo come rifiuta l’imperativo puro del dovere che diventa il ‘Noi’ che ingloba l’individuo singolo nella comunità della specie.
Per Cuoco (che così ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] ad adottare un approccio nel quale la coincidenza tra l’evoluzione della società e la politica è pensata come un imperativo etico. Discutendo il pensiero di Antonio Gramsci, egli nota che una filosofia diventa concezione di una massa sociale solo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] del primato della ragione critica sul principio di autorità; è realizzazione dei principi religiosi di mitezza e perdono; è un imperativo categorico che impone di considerare ogni persona come un fine e non come un mezzo (Nuova socialità e riforma ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...