Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] guerra punica sotto il dominio dei Romani, che vi dedussero colonie.
Caduta in una profonda crisi nell’ultimo periodo dell’Impero romano, la regione ebbe qualche sollievo con Teodorico (494-526), prima di passare ai Bizantini (guerra gotica: 535-553 ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] con la norma, la seconda già a lungo disapprovata ma largamente in uso e non più censurata); così anche le forme dell’imperativo negativo non lo fare / non farlo, per cui si riscontra un’arealità di tendenze, o il tipo centro-meridionale (di solito ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] formula confidenziale usata sia come apertura sia come congedo. Altre frequenti interiezioni di saluto sono salve (lat. salve, imperativo presente di salvēre «essere in buona salute»); buongiorno, di carattere formale e usato, sia come apertura sia ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] , vendino, sentino); nel fiorentino rustico, il passato remoto (tempo peraltro ancora molto vitale nella regione) in -onno (parlonno), l’➔imperativo per l’infinito (per es., [va a ˈvːedi] «vai a vedere»).
Per alcuni fenomeni Firenze si oppone a buona ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] come una marca semantico-pragmatica di soggettività. Rispetto alla forma principale del verbo, smetterla enfatizza l’imperativo, veicolando anche una connotazione negativa.
Talvolta i verbi procomplementari sono seguiti da un aggettivo (accordato ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] non avrai altro Dio all’infuori di me). Il futuro può avere una carica iussiva molto elevata, simile a quella dell’➔imperativo:
(15) Mendel Singer diresse lo sguardo dalla finestra alla stanza e disse al figlio: «Ci darai subito notizie di te, appena ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] Generalmente precedono la forma verbale finita, sono cioè proclitici, mentre quando seguono una forma verbale indefinita o un imperativo, sono enclitici:
(55) Gli portò anche, una volta, un flauto (Ginzburg 1961: 71)
(56) domani dobbiamo portarlo all ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] : si veda per es., veleggiò quel mar dei Sepolcri, o Fioritelo di gigli delle Grazie (Telve 2003), o imperioso / mi parlò una minaccia dell’Iliade. Notevole è l’interferenza di forme dell’italiano settentrionale nell’incertezza ortografica relativa ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] , derivata dall’italiano bisogno e posta prima del soggetto, che copre le funzioni di futuro, congiuntivo e imperativo esortativo: bisogno mi andar «andrò, che io vada», bisognio counchar accoussi «facciamo così» (traduzione nell’originale: fesons ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] sistema combinatorio, basato su tre parametri: quelli del tempo (passato, presente e futuro), del modo (indicativo, imperativo, ottativo o desiderativo, soggiuntivo o condizionale, infinitivo) e anche dell’aspetto (perfetto / imperfetto, determinato ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...