Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] . Nelle tragedie, Sorella (1993: 780) vede ricalcata la sintassi francese nella formazione dell’imperativo negativo con semplice anteposizione dell’avverbio negativo all’imperativo e non all’infinito (per es., «non temi» e «non chiedi» al posto ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] al primo Ottocento, si modellano forme fuori standard presentate come arcaismi (il cosiddetto imperativo tragico, con proclisi del pronome: t’arresta!; ➔ imperativo) o, già dal Cinquecento, l’anteposizione del possessivo nelle allocuzioni (mio padre ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] , più raramente, versi brevissimi (Coletti 2005: 25-27).
Dal punto di vista morfosintattico, normale è il cosiddetto imperativo tragico, vale a dire con particella pronominale in posizione proclitica anziché enclitica: «tu lo calma», «mi perdona» (La ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] nella costruzione locativo-esistenziale: non è nessuno lì (= «non c’è …»), non sono più posti (= «non ci sono …»);
(c) l’imperativo negativo si fa con la perifrasi non stare / state a + infinito: non stare / state a far rumore.
Numerosi sono anche i ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] gli ottomani, a seguito della migrazione di popolazioni dalla parte meridionale del territorio albanofono (Ciameria, Morea) per sfuggire all’impero turco. D’altro canto, la presenza di gruppi albanesi in Italia è documentata già per il XIII e XIV ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] ). Infine le parole trisdrucciole generalmente corrispondono all’aggiunta di due clitici ad un verbo sdrucciolo (di solito un imperativo: ìndicamelo).
Nel verbo, in particolare, la flessione può quindi produrre forme in cui l’accento non è nella ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] indicare il futuro imminente (➔ futuro): sto tornando «torno subito»; senza + infinito per esprimere l’➔imperativo negativo (senza correre!; ► imperativo negativo); la tendenza della forma verbale finita, soprattutto di essere e avere, a occupare l ...
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ACCENTO
In italiano l’accento consiste nell’aumento dell’intensità con cui viene pronunciata una sillaba (detta sillaba tonica), che acquisisce così maggior rilievo rispetto alle altre sillabe della [...] , la grafia pò al posto di quella corretta po’ (➔un po’ o un pò?) e la grafia dì per la 2a persona dell’imperativo del verbo dire, al posto di quella corretta di’ (➔.).
Storia
Oltre all’accento grave e a quello acuto, fino alla prima metà del ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] ) puoi passarmi il sale?
(57) vogliamo andare al cinema?
(58) ti va di andare al cinema?
Al posto dell’imperativo e del congiuntivo esortativo, in frasi interrogative dirette di questo tipo si adoperano l’indicativo (54), il condizionale di cortesia ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] 15)
b. Di ciò c’hai preso mi paga (Novellino VIII, 22)
In (8) b. abbiamo un caso di clitico preverbale con l’imperativo: come abbiamo detto, infatti, la posizione del clitico non dipendeva mai in italiano antico dal modo del verbo, ma solo dalla sua ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...