AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo nel 1549 o nel 1550 da Pompeo, di nobile famiglia. Divenuto sacerdote, il cardinale Felice Peretti, vescovo di Montalto, che era stato in rapporti [...] di stato ebbe ad occuparsi delle importanti trattative con l'imperatore Rodolfo II per il potenziamento della Controriforma nei territori dell'Impero . Chacon, Vitae et res gestae Pontificum Romanorum…, IV, Romae 1677, coll. 158-160; L. v. Pastor, ...
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Rampolla del Tindaro, Mariano
Ecclesiastico (Polizzi 1843-Roma 1913). Consigliere, poi incaricato d’affari della nunziatura di Madrid (1875-77), vi ritornò come nunzio dal 1882 al 1887, nel marzo del [...] fatto, interpretato come un atteggiamento contrario alla Triplice, indusse l’imperatore Francesco Giuseppe a far porre dal cardinale Puzyna, arcivescovo di Cracovia, il veto all’elezione di R. al pontificato, nel conclave dell’agosto 1903. Lasciata ...
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Pilato, Ponzio
Procuratore romano della Giudea (sec. 1° d.C.). Quinto tra quelli che dal 6 d.C. governarono quel Paese, successe a Valerio Grato il 26 d.C.; nulla si sa della sua origine. Una lettera [...] il nome dell’imperatore (finché, per ordine di questo, li trasferì in un tempio a Cesarea). Vitellio, legato romano di Siria, lo sospese dalla carica (36 d.C.) dopo un ricorso dei samaritani e lo inviò a Roma, al tribunale di Tiberio. Da questo ...
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pontefice
Nell’antica Roma, ciascuno dei membri del collegio sacerdotale presieduto dal p. massimo. Il collegio aveva il compito di conservare le tradizioni giuridico-religiose della città, di controllare [...] dei. Il collegio sarebbe stato istituito da Numa. I p. erano nominati per cooptazione prima fra i soli patrizi, poi, dal 300 a.C. per la legge Ogulnia, anche fra i plebei; sotto l’impero erano nominati dall’imperatore nella sua qualità di p. massimo. ...
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Silvestro III
Papa (m. 1062-1063). Vescovo di Sabina e alleato della fazione dei Crescenzi, fu eletto papa (1045) quando Benedetto IX fu costretto da una sommossa a lasciare Roma, dopo aver indicato [...] come successore Gregorio VI. L’intricata situazione venne risolta dall’imperatore Enrico III, che nel corso del sinodo di Sutri (1046) depose tutti e tre i pontefici. S. fu esiliato in monastero, ma riottenne poi la cattedra vescovile di Sabina. ...
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Vigilio
Papa (Roma fine 5° sec.-Siracusa 555). Fu eletto papa nel 537, dopo la deposizione di papa Silverio. Dopo un’iniziale opposizione, sotto la pressione dell’imperatore Giustiniano I, che lo aveva [...] fatto portare da Roma a Costantinopoli, sottoscrisse un decreto di condanna dei Tre capitoli (➔ Tre capitoli, scisma dei), scritti favorevoli al nestorianesimo, durante il Concilio di Costantinopoli (553). ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...