Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] per godere di bassi costi del lavoro (Cina, America Latina, Asia sud-orientale). Ancora saldamente del G. resta il corti, quella del Nord e quella del Sud, governate da due imperatori, emerse la figura di Ashikaga Takauji che conservò il titolo di ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] 1543, e nel 1548 tutti i P. entrarono a far parte dell’Impero (con il nome di circolo di Borgogna). La diffusione del protestantesimo segnò noto come Devotio moderna, di cui l’operetta in latino De imitatione Christi, attribuita a Tommaso da Kempis ( ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] (31 a.C.), a conclusione della crisi politica e sociale attraversata da Roma, Ottaviano fonda l’impero (27 a.C.), nel cui ambito il primato è riservato alla stirpe latina.
1°-2° sec. d.C. La pax romana porta il fiorire di commerci e industria nell ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] Boleslao concluse la Pace di Bautzen (1018) con l’Impero e favorì la missione di s. Adalberto; intervenne nei cronache e canti: su di essa hanno esercitato un notevole influsso il latino e il ceco nel Medioevo e nel Rinascimento, l’italiano nei sec. ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] altre genti importate dagli Assiri; a sud, dopo la conquista dell’impero babilonese da parte di Ciro (538 a.C.), che consentì il e dichiarò la guerra santa ai cristiani: il Regno latino fu progressivamente ridotto d’estensione e, dopo la riconquista ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] il trattato di Utrecht (1713) assegnò la S. all’imperatore. I tentativi spagnoli di riconquistarla furono stroncati e con il mantiene distinti gli esiti di ë e ú da quelli di ä e ü del latino (per cui si ha pìlu e tèla, fùrka e sòle), di contro a ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] Enrico II. La prima guerra (1521-25), terminata a favore dell'imperatore con la vittoria di Pavia (24 febbr. 1525), dove lo stesso al suo regno, probabilmente col proposito che fossero volti in latino. L'originale è andato perduto e se ne conserva ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Iliade, per la quale si servì di traduzioni italiane e latine. Con la Restaurazione, il vecchio poeta dovette ancora umiliarsi Giovanni, il Ritorno di Astrea (1816) in onore dell'imperatore Francesco I, L'invito a Pallade (1819). Di particolare ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] di psicologo, O. è una personalità dominante nella cultura latina, e il suo influsso si perpetua potente nel Medioevo, della patria lontana, è viziata dal desiderio di compiacere all'imperatore, di muoverlo a pietà e ottenere la revoca del bando. ...
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Terzogenito (Chambéry 1528 -Torino 1580) del duca Carlo III e di Beatrice di Portogallo. Al servizio dell'imperatore Carlo V e di Filippo II d'Asburgo, si distinse in particolare per la sconfitta inferta [...] pecuniarie degli statuti cittadini (1559), riformò la Camera dei conti (unica, 1560, sdoppiata, 1577), negli atti pubblici sostituì al latino l'italiano e il francese (1560), fece di Torino la capitale dello stato. Curò altresì la vita economica del ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...