Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] per godere di bassi costi del lavoro (Cina, America Latina, Asia sud-orientale). Ancora saldamente del G. resta il corti, quella del Nord e quella del Sud, governate da due imperatori, emerse la figura di Ashikaga Takauji che conservò il titolo di ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] 1543, e nel 1548 tutti i P. entrarono a far parte dell’Impero (con il nome di circolo di Borgogna). La diffusione del protestantesimo segnò noto come Devotio moderna, di cui l’operetta in latino De imitatione Christi, attribuita a Tommaso da Kempis ( ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] Boleslao concluse la Pace di Bautzen (1018) con l’Impero e favorì la missione di s. Adalberto; intervenne nei cronache e canti: su di essa hanno esercitato un notevole influsso il latino e il ceco nel Medioevo e nel Rinascimento, l’italiano nei sec. ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] del paese e, occupata Città di Messico, si fece proclamare imperatore costituzionale (1822), ma fu costretto poi ad abdicare dal generale l’iniziativa di creare un sistema economico latino-americano (SELA), libero dal condizionamento statunitense ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] altre genti importate dagli Assiri; a sud, dopo la conquista dell’impero babilonese da parte di Ciro (538 a.C.), che consentì il e dichiarò la guerra santa ai cristiani: il Regno latino fu progressivamente ridotto d’estensione e, dopo la riconquista ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] l’indipendenza col re Kalojan (1197-1207) che nel 1201 si rese indipendente da Bisanzio combattendo poi con successo l’Imperolatino (1205-07). Quando dal 1350 in poi i Turchi si presentarono sulla scena balcanica la Bulgaria era già in sfacelo ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] e poi aperta rivalità, finché i Franco-Veneziani, assalita Costantinopoli tenuta dall’usurpatore Alessio III, crearono un imperolatino (1204), occupando parte di Tracia e Macedonia e costituendo in Grecia vari Stati feudali. I Bizantini si ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Iliade, per la quale si servì di traduzioni italiane e latine. Con la Restaurazione, il vecchio poeta dovette ancora umiliarsi Giovanni, il Ritorno di Astrea (1816) in onore dell'imperatore Francesco I, L'invito a Pallade (1819). Di particolare ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] s. Cirillo d’Alessandria e altri, sino allo stesso imperatore Giustiniano; mentre tra i Siri emerge s. Efrem, ) Ilario di Poitiers, tuttavia il padre dell’innografia liturgica latina è s. Ambrogio, al quale vanno sicuramente attribuiti almeno ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] di psicologo, O. è una personalità dominante nella cultura latina, e il suo influsso si perpetua potente nel Medioevo, della patria lontana, è viziata dal desiderio di compiacere all'imperatore, di muoverlo a pietà e ottenere la revoca del bando. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...