GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] di Costantinopoli di conferire diritti metropolitani al vescovo di Otranto e di proibire il rito latino in tutta la Puglia e la Calabria. Anche per l'imperatore Ottone gli avvenimenti nel Meridione erano del massimo interesse, ma egli aveva fatto ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] grave crisi dei rapporti con l'esarca Romano e con l'imperatore fra l'autunno 594 e l'estate 595. L'atteggiamento Les "Moralia in Job" dans les ouvrages de morale du Haut Moyen Âge latin, "Revue de Théologie Ancienne et Médiévale", 31, 1964, pp. 5-31 ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] crescente importanza che la componente di lingua latina stava assumendo nella comunità.
Eresie e persecuzioni Arles in Gallia e nel 355 a Milano, e in ambedue l'imperatore, valendosi dell'apporto di un'agguerrita minoranza di vescovi ligi ai suoi ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] in cambio della rinuncia alla Sicilia, di procurargli la mano di Caterina di Courtenay, nipote dell'ultimo titolare dell'Imperolatino d'Oriente e ambitissima erede di quella corona; gli promise anche un cospicuo sussidio in denaro per la conquista ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] in particolare del cosiddetto Liber electorum, prodotto in latino entro la metà del secolo, probabilmente in di Gerhoh la prima vigilia è il tempo delle persecuzioni sotto l’Impero romano da parte di un antichristus cruens, e termina con la pace ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] sembra emergere una presa di distanza tra Teodosio e D.: l'imperatore dopo aver imposto agli eretici di non erigere nuove chiese, di osserva che ancora nel 360 Mario Vittorino, che scrive in latino, cita in greco un passo del canone romano (Contra ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] Il risultato più importante da lui ottenuto fu che l'imperatore provvedesse alle diocesi della Corona ungherese, ma non riuscì . Rainer, Wien 1981; Quaranta sentenze di Sisto V. Codice Vaticano latino 9721, a cura di C. Sansolini, Roma 1982; G. Gualdo ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] politica dei papi Sisto IV e Giulio II sul Sacro Romano Impero e sugli Asburgo, in L'età dei Della Rovere [...], "Studium Urbis" e la produzione romana a stampa: i corsi di retorica, latino e greco, in Un pontificato ed una città. Sisto IV (1471-1484 ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] sotto il pieno controllo dell’autorità romana. Così l’imperatore ordinò di consegnare la casa del vescovo a coloro che . ill. 34; 53.
9 Cfr. C. Mohrmann, Les origines de la latinité Chrétienne à Rome, in Vigiliae Christianae, 3,2 (1949), pp. 67-106; ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] clero e i monaci che dall’uso e dalla disciplina latina non si erano mai davvero allontanati, ma lo stesso .
4 Cfr. G. Galasso, Potere e istituzioni in Italia dalla caduta dell’impero romano ai nostri giorni, Torino 1974, pp. 22 segg.
5 L’argomento è ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...