Terzogenito (Chambéry 1528 -Torino 1580) del duca Carlo III e di Beatrice di Portogallo. Al servizio dell'imperatore Carlo V e di Filippo II d'Asburgo, si distinse in particolare per la sconfitta inferta [...] pecuniarie degli statuti cittadini (1559), riformò la Camera dei conti (unica, 1560, sdoppiata, 1577), negli atti pubblici sostituì al latino l'italiano e il francese (1560), fece di Torino la capitale dello stato. Curò altresì la vita economica del ...
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Erudito e biografo latino. Vissuto tra la seconda metà del I e la prima metà del II sec. d. C., fu funzionario imperiale; compose alcune opere tra cui due raccolte biografiche, il De viris inlustribus [...] meglio le distanze che dovevano separare la persona dell'imperatrice Sabina da quelle dei cortigiani. Non abbiamo altre notizie come Mario Massimo) e della Vita di Carlomagno di Eginardo, e oltre. S. compose anche opere minori in greco e latino. ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] Mantova (1459) e guidò un'ambasceria presso l'imperatore Federico III(1460). Nel 1463 divenne vescovo di Negroponte Giorgio di Trapezunte, scrisse in greco, e poi voltò in latino, un'ampia trattazione che è il suo capolavoro, In calumniatorem ...
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Cronista (n. Parma 1221 - m. prob. nel convento di Montefalcone, Reggio nell'Emilia, dopo il 1288). Della famiglia parmense Adam, di ricca borghesia, entrò nell'ordine francescano (1238) nonostante l'opposizione [...] che ricorse per dissuaderlo al ministro generale, frate Elia, e all'imperatore Federico II. Da Fano fu trasferito a Lucca (1239), poi a ce n'è giunta una sola, mutila, in un latino che lascia spesso trasparire il volgare, pittoresco ed efficace. ...
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Poeta e retore latino cristiano, nato in Gallia, forse ad Arles, nel 473 (o 474), morto nel 521 a Pavia, dove fu vescovo dal 513. Per le traversie subìte a Costantinopoli, dove era stato mandato presso [...] l'imperatore Atanasio per ottenere l'adesione ai decreti del concilio di Calcedonia, fu poi dai papi Niccolò I e Giovanni VII considerato confessore della fede. Fu retore più che poeta. Abbiamo di lui 9 libri di Epistole e Opuscoli, una raccolta di ...
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Storico latino, epistolografo (magister memoriae) di Valente imperatore d'Oriente (364-378 d. C.), per incarico del quale scrisse il Breviarium ab urbe condita, sommario di storia romana dalle origini [...] al 364 d. C., in 10 libri. L'opera in prosa semplice e chiara, pur nella sua brevità quasi epigrafica, attinge a varie fonti; fu tradotta in greco da Peanio (circa il 380) e da Capitone (fine 5º - inizio ...
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Cardinale e letterato (San Martino dall'Argine 1542 - ivi 1593), figlio di Carlo marchese di Gazzuolo. L'imperatore Massimiliano gli conferì il titolo di principe dell'Impero; Sisto V lo creò patriarca [...] , ma fu soprattutto un cultore di lettere, musica e pittura. Fondò a Padova l'Accademia degli Eterei; fu amico e protettore del Tasso, che lo volle tra i revisori del suo poema; lasciò in elegante latino i Commentarî della sua vita (pubbl. nel 1790). ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] Enrico II. La prima guerra (1521-25), terminata a favore dell'imperatore con la vittoria di Pavia (24 febbr. 1525), dove lo stesso al suo regno, probabilmente col proposito che fossero volti in latino. L'originale è andato perduto e se ne conserva ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Iliade, per la quale si servì di traduzioni italiane e latine. Con la Restaurazione, il vecchio poeta dovette ancora umiliarsi Giovanni, il Ritorno di Astrea (1816) in onore dell'imperatore Francesco I, L'invito a Pallade (1819). Di particolare ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] di psicologo, O. è una personalità dominante nella cultura latina, e il suo influsso si perpetua potente nel Medioevo, della patria lontana, è viziata dal desiderio di compiacere all'imperatore, di muoverlo a pietà e ottenere la revoca del bando. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...