Monte Athos
Monte Áthos
Rilievo (2033 m) col quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della penisola Calcidica, nella Grecia settentr.). [...] , anche economico, dei monasteri sugli eremiti e sui monaci delle celle. Favorita dai Comneni, perseguitata durante l’imperolatino d’Oriente (1204-1261), la comunità atonitica costituì nel 14°-15° sec. il centro più importante del rinnovamento ...
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Dandolo, Enrico
Ammiraglio e doge di Venezia (Venezia ca. 1107-Costantinopoli 1205). Ambasciatore di Venezia a Costantinopoli, nel 1192, ormai anziano, fu assunto al dogato e fu il primo tra i dogi ad [...] ai suoi fini, dirigendola contro Zara, che si era ribellata a Venezia, e poi contro l’impero bizantino, che cedette alle forze collegate di Venezia e dei crociati, e venne smembrato, dando origine all’imperolatino d’Oriente. D. rifiutò l’elezione a ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] d'azione trovò spesso un ostacolo nelle persone dell'imperatrice e del principe W. A. Kaunitz, cancelliere per dichiarò il tedesco lingua di stato in sostituzione del latino (1784), promosse la colonizzazione interna favorendo la nazionalità tedesca ...
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Nel mondo feudale, mutuo rapporto di fedeltà e protezione tra due persone, entrambe libere, l’una delle quali, il vassallo, si sottometteva all’autorità di un’altra, detta senior (fr. suzerain), promettendogli [...] ), sia in seguito agli sconvolgimenti dovuti alle conquiste militari (in Inghilterra, nel Regno di Gerusalemme, nell’imperolatino d’Oriente, nell’Europa orientale di penetrazione tedesca), lo utilizzarono come raccordo tra i poteri locali (signorili ...
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Figlio (Nicea 1225 - Pacomio 1282) di Andronico Paleologo e nipote di Alessio III Angelo, quando morì Teodoro II Lascaris imperatore di Nicea si impadronì del governo, associandosi al potere del giovane [...] da una rivolta all'interno, fu anche attaccato dagli eserciti angioini e veneziani che si proponevano la restaurazione dell'Imperolatino; ma gli insuccessi di Carlo d'Angiò in Albania e successivamente la rivoluzione del Vespro (1282) liberarono M ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] cui dona a Venezia la propria biblioteca di 482 codici greci e 264 latini, sembra sigillare il passaggio della cultura greca classica alle città italiane. Dopo la fine dell’Impero d’Oriente (1453), è un testamento che assurge a valore di simbolo. Se ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] della curia romana. Redatte in forma provocatoria e in latino per suscitare una discussione fra dotti su una materia ancora 26 aprile l'editto di Worms mise L. al bando dall'Impero, e mentre rientrava a Wittenberg Federico il Savio fece simulare ...
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Regione storica dell’Italia nord-orientale (dal nome latino di Cividale, Forum Iulii). Ampia circa 8000 km2, è limitata a O dal fiume Livenza e a E dal Timavo. Attualmente ricade per la massima parte nella [...] facente parte della marca di Verona, unita poi dall’imperatore Ottone I alla marca di Carinzia. L’importanza strategica e grammaticale; esso conserva importanti fenomeni del tardo latino, ma registra anche lo sviluppo di peculiari innovazioni. ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Granada 1503 - Madrid 1575). È una delle figure più eminenti della cultura spagnola del sec. 16º, perfetta incarnazione dell'aristocratico rinascimentale, soldato e uomo [...] umanistica, la poesia e il pensiero. A Granata apprese il latino alla scuola dell'italiano Pietro Martire d'Anghiera; continuò gli correvano allora avvenimenti difficili per conservare la fiducia dell'imperatore; ma l'H. disimpegnò i suoi incarichi ...
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Antica famiglia toscana, originaria di Signa; ne è considerato capostipite un Pandolfino di Rinuccione, notaio a Signa, che combatté coi guelfi di quel comune nella battaglia di Montaperti (1260). Alla [...] a Venezia (1545-49), Ferrara (1550), presso l'imperatore (1551-55), commissario generale dell'esercito ducale (1556) Lincei, noto come linguista, studioso di Dante e traduttore in latino delle opere di Galileo. La famiglia si estinse nella linea ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...