FRANCONIA (A. T., 56-57)
Arrigo LORENZI
Walter HOLTZMANN
Questa forma del nome tedesco Franken, con il quale nel senso più lato s'intese l'intera monarchia franca e poi soltanto il territorio fra [...] stirpi non era stato abolito da Carlomagno. Sul territorio originario dei Franconi, le varie divisioni dell'Imperocarolingio ebbero ripercussioni particolarmente forti: la parte occidentale fu assegnata a quello stato intermedio che appartenne a ...
Leggi Tutto
SVEVI
Walter Holtzmann
. L'origine e la provenienza della stirpe sveva sono molto discusse. Sorprende già il fatto che essa compare nella tradizione scritta con un doppio nome: Suebi e Alamanni. La [...] ancora pagane, la Lex Alamannorum, che fu composta probabilmente sotto Carlo Martello, è cristiana.
Dopo il crollo dell'imperocarolingio risorse in Svevia il ducato. La dignità ducale fu in possesso di varie famiglie, finché pervenne ad opera di ...
Leggi Tutto
MONTBÈLIARD (A. T., 32-33-34)
Giulio Capodaglio
Città della Francia orientale nel dipartimento del Doubs, posta 78 km. a NE. di Besançon presso la confluenza della Lusine con l'Allan. Attivo centro industriale [...] 'immigrazione alsaziana dopo il 1870. Nel 1926 contava 10.292 ab.
Storia. - Montbéliard (Mons Peligardi) allo smembramento dell'imperocarolingio fu attribuita a Lotario; successivamente divenne sede di contea, fece parte del regno di Borgogna e dell ...
Leggi Tutto
Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] ’ambito della cultura accademica.
Nel 20° sec. è venuta in auge l’immagine di un M., quello carolingio e, in certa misura, anche quello scolastico-universitario, linguisticamente e letterariamente mediolatino, intesi come prefigurazione dell’unità ...
Leggi Tutto
Forma differenziata della dentina (➔ dente), che costituisce le zanne degli elefanti o quelle di tricheco e d’ippopotamo o anche di mammut e mastodonte ( a. fossile). È costituito per 57-60% da sostanze [...] Prevalente importanza come centri di produzione ebbero le città dell’Impero d’Oriente.
Alla notevole produzione di a. nei sec 11°, Louvre). Una notevole ripresa si ha nel periodo carolingio-ottoniano (legatura del Salterio di Dagulfo, sec. 8°, Louvre ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] 1005-1049).Alla metà del sec. 10° le numerose incursioni dei Normanni, degli Ungari e degli Arabi avevano disgregato l'imperocarolingio, che lasciava dietro di sé una serie di piccoli stati autonomi. Come Carlo Magno due secoli prima, gli Ottoni si ...
Leggi Tutto
ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] finora erano stati trascurati: le grandi questioni ecclesiastiche, le relazioni con gli episcopati d'Oriente, d'Italia, dell'imperocarolingio e con i sovrani greci, latini, bulgari; "le Liber Pontificalis devient, sous cette plume, un vrai livre d ...
Leggi Tutto
LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] durata del pontificato e appare sostanzialmente come una prova di forza tra le tendenze autonomistiche delle potenti Chiese locali dell'Imperocarolingio e la volontà opposta di Roma di esercitare su di esse un forte controllo.
Sui rapporti di L. IV ...
Leggi Tutto
STEFANO V, papa
Lidia Capo
STEFANO V, papa. – Nacque a Roma dal nobile Adriano, della regione via Lata (così il Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, 1892, p. 191) non prima dell’850, dato che [...] lasciava aperto il campo a ipotesi diverse: una separazione netta del regno d’Italia, e quindi di Roma, dall’impero, o una ripresa dell’imperocarolingio – come Guido voleva – ma con un baricentro nuovo, in Italia, e non in Francia come era stato con ...
Leggi Tutto
STEFANO VI, papa
Vito Loré
Marina C. Sarramia
STEFANO VI, papa. – Nacque a Roma da un prete di nome Giovanni e fu per cinque anni vescovo di Anagni, prima di ascendere al soglio pontificio.
Successe [...] legato ai profondi cambiamenti della società romana nel periodo successivo alla morte di Giovanni VIII. La crisi dell’imperocarolingio e l’esaurimento progressivo, ma rapido, della capacità di controllo imperiale su Roma liberavano l’iniziativa di ...
Leggi Tutto
marca2
marca2 s. f. [dal germ. marka «segno di confine»; cfr. la voce prec.], ant. – 1. Regione di confine. In partic., come termine storico, nell’impero carolingio e negli stati formatisi dopo la sua fine, territorio giurisdizionalmente autonomo,...
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...