Filologo classico tedesco (Francoforte sul Meno 1856 - Berlino 1931). Fu valente epigrafista latino e storico dell'impero romano (voll. 2º e 3º della Prosopographia imperii romani, 1897-98; Geschichte [...] der römischen Kaiserzeit, 1924-30). È autore anche di una silloge epigrafica: Inscriptiones latinae selectae, 3 voll., 1892-1916 ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] prima dal cosiddetto ''particolarismo grafico'', per cui tipizzazioni diverse di s. latina si affermarono in molte aree politico-culturali nate dalla dissoluzione dell'impero romano, e poi da un processo di riunificazione grafica che portò alla ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] Augusto, ivi 1907; Le forme romantiche nella letteratura romana dell'Impero, ivi 1905; Il libro del dolore e delle ricordanze, ivi 1915; Introduzione storica allo studio della letteratura latina, Bari 1915; Romanzo e realtà nella vita e nell'attività ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] non si fa due volte senza necessità" (ibid.); gli archetipi dei latini sarebbero stati elaborati in un periodo che dalla cosiddetta ‛Rinascita carolingia' porta, a ritroso, fino al Tardo Impero. In fatto, G. Pasquali ha dedicato un intero monumentale ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] (o Bisanzio) e in cui il greco era la lingua ufficiale; (2) l'Impero Occidentale o romano, privo di un centro e in cui si parlavano diverse lingue, ma in cui il latino era la lingua franca degli studiosi. (Boyer 1991, p. 246)
In questo passaggio ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] no (interrogativa totale) attraverso la ripetizione del predicato, come in latino: «È fermo il voto? – È fermo» (La forza luogo di una 4ª persona di congiuntivo esortativo o di un imperativo: Si soccorra ‘soccorriamo(lo)’, il suggello si franga (La ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] provincia di Venezia.
La matrice preponderante del friulano è il latino: il grande evento a fondamento della lingua e cultura greco come lingua di cultura perdurò a lungo dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.). Fino al 13° secolo ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] medioevo. Ciò non avvenne, verosimilmente, nel V secolo. Benché il 476 segnasse la fine ufficiale dell’Impero romano, era certamente ancora latina la cultura che si respirava nelle aule regie della nuova capitale, Pavia, oppure a Ravenna, centro di ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] questa teoria, l’italiano si era formato durante la crisi finale dell’impero di Roma, per la mescolanza di idiomi verificatasi a causa del cattivo apprendimento del latino da parte dei barbari giunti in Italia, oltre che per l’influenza negativa ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] (guanto, roba); mentre si riferiscono direttamente a contatti di epoca più antica, tra varietà germaniche e latino del tardo impero romano, lessemi come brace, martora, sapone, vanga. Vocaboli di origine bizantina sono all’origine, diretta o ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...