GIOLI, Francesco
Nello Tarchiani
Pittore, nato a Settimo di Cascina (Pisa) il 19 giugno 1846, morto a Firenze il 4 febbraio 1922. Scolaro di E. Pollastrini (Accademia di Firenze), esordì nel 1869 con [...] una pittura sincera, dalla pennellata franca, in tonalità piuttosto basse. Verso il nuovo secolo sedussero il G. le novità dell'impressionismo; e nella ricerca di aria e di luce la sua pittura perdette di consistenza e di precisione. Ma negli ultimi ...
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Paesista cèco, nato a Ronov il 1° novembre 1847, morto a Praga il 1° maggio 1891. Studiò nel 1866-67 all'Accademia di Praga poi a Monaco e a Vienna. Nel 1874 viaggiò in Ungheria e nel 1878 partecipò alla [...] quella dei maestri di Barbizon per l'arte francese; fu il primo realista nella pittura di paesaggio e aprì la via all'impressionismo.
Molte opere sue si trovano in raccolte private e nella galleria moderna di Praga. Tra le pitture migliori del Ch. si ...
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MARCHINI, Vitaliano
Monica Grasso
Nacque a Melegnano (Milano) il 18 febbr. 1888 da Angelo, cordaio, e da Maria Stella Maestri, cucitrice. Rimasto orfano di madre, a dodici anni si recò a Milano, presso [...] anche lo studio dello scultore milanese Luigi Panzeri. In quegli anni suo riferimento era la scultura del tardo impressionismo e della Scapigliatura milanese: in particolare lui stesso avrebbe ricordato (Come divenni scultore, in Diocesi di Milano ...
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Pittore, incisore e decoratore teatrale (Mosca 1861 - Parigi 1939). Studiò a Mosca e a Parigi. Fu tra i primi pittori russi che svolsero ricerche coloristiche, facendo tesoro di esperienze europee, e dopo [...] . Fu attivo anche come grafico (rivista Mir Isskusstva, 1889-93). Nel 1924 si trasferì a Parigi, dove aderì all'impressionismo. n Suo fratello Sergej Alekseevič (Mosca 1858 - ivi 1908), anch'egli pittore, fu realista in lotta col decadentismo e ...
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Poeta russo (Novosel´k, governatorato di Orël, 1820 - Mosca 1892). Di cognome Šenšin, ma più noto col cognome della madre, Fet. Esordì con la raccolta Liričeskij panteon ("Il panteon lirico", 1840). Rappresentante [...] neoclassicismo aulico, dando vita a figurazioni mitologiche care alla sua educazione classica, affinata sulle traduzioni dei poeti latini. Spesso il suo linguaggio si accosta a una sorta di impressionismo in cui sta la vera novità della sua poesia. ...
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HAMSUN, Knut
Giuseppe Gabetti
Romanziere e poeta norvegese, nato a Lom nel Gudbrandsdal, il 4 agosto 1859: insignito del premio Nobel nel 1917: vive a Nörholmen presso Skien, nella Norvegia meridionale: [...] natura, esordì negli anni in cui la iniziale brutalità del naturalismo s'andava ammorbidendo nelle delicate raffinatezze dell'impressionismo, e apparve come una rivelazione.
Cantando in un romanzo la sua fame (Sult, Fame, 1890), mentre rappresentava ...
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MANCINI, Antonio
Palma Bucarelli
Pittore, nato in Roma il 14 novembre 1852, morto ivi il 28 dicembre 1930. A dodici anni fu iscritto nella Accademia di belle arti di Napoli, dove trascorse nove anni [...] coll. Chiarandà), Il voto a S. Gennaro (Milano, coll. Gussoni)., Nel 1873 il M. si recò a Parigi. Indifferente all'impressionismo in quanto esso era regola, programma, teoria, vi schiarī e vi arricchì la sua tavolozza e vi trovò assentimento alla sua ...
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Pittore olandese, nato ad Oudenarde nel 1606, morto nel 1638. Fu allievo di Frans Hals a Haarlem, insieme con Adriaen van Ostade. Nel 1631 si fissò ad Anversa, e vi rimase fino alla morte. Nella sua formazione [...] . Il suo fare, molto diverso da quello liscio e accurato degli altri Olandesi, e di Davide Teniers, è un miracolo d'impressionismo, di simulata trascuratezza. Ci si sente l'influsso del suo spavaldo direttore spirituale, Frans Hals. Il B. fu anche un ...
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SZABÓ, István
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Gli si deve quello slancio di rinnovamento e di rinverdimento che, a partire dagli anni Sessanta, ha [...] di giovani è trasferito in un'atmosfera rarefatta, senza nessun conformismo narrativo e ai limiti, anzi, dell'impressionismo. Seguono, sempre su questa linea, nell'ambito di una concezione estetica definita da qualcuno "neoromanticismo socialista" ma ...
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LIEBERMANN, Max
Fritz Baumgart
Pittore e incisore, nato il 20 luglio 1847 a Berlino. Tra il 1866 e il 1868 fu allievo dello Steffeck, frequentò poi (1868-72) la scuola d'arte di Weimar. L'indirizzo [...] a Düsseldorf dal Munkáczy, sotto la cui influenza eseguì Donne che spennano oche (1872), opera che ebbe notevole successo. Nuove impressioni dal Millet e dal Courbet ricevette a Parigi, dove si trattenne dal 1873 al 1878. Ma l'influenza più felice l ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...