Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] esempi di tale gusto e di tale tecnica.
Musica
Per qualche analogia con la sensibilità dei pittori e scultori impressionisti, si è voluto comprendere in tale corrente anche C. Debussy (che secondo altri musicologi andrebbe invece assimilato alla ...
Leggi Tutto
Scrittore irlandese (Moore Hall, Mayo, 1852 - Londra 1933). Studiò pittura a Parigi, dove fu in contatto con i grandi movimenti culturali di quegli anni, in particolare con gli impressionisti. Nel 1875 [...] abbandonò la pittura rivolgendosi alla letteratura. Le prime opere furono raccolte di versi (Flowers of passion, 1877, di ispirazione baudelairiana; Martin Luther, 1879; Pagan poems, 1881), seguite, dopo ...
Leggi Tutto
Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente [...] alla medesima generazione di R. Alberti, P. Salinas, J. Guillén, partecipò ai varî tentativi modernisti, specialmente impressionisti, ciò che sta a testimoniare la buona conoscenza che doveva avere delle correnti letterarie europee e particolarmente ...
Leggi Tutto
Pittore e scrittore norvegese (Cristiania 1852 - ivi 1925). Studiò a Karlsruhe e a Berlino, dove conobbe M. Klinger; ma decisiva per il suo orientamento fu la conoscenza a Parigi degli impressionisti (1881), [...] dei quali si fece banditore in patria, in opposizione alle scuole di Düsseldorf e Monaco. Dipinse paesaggi e numerosi ritratti. Noti i soggetti di vita quotidiana drammatica: Ragazza malata (1880); Attenzione ...
Leggi Tutto
Poeta ungherese (Arad 1886 - Budapest 1928). Collaborò con varî giornali e fu tra i principali rappresentanti del gruppo della rivista progressista Nyugat ("Occidente"). Già dalla prima raccolta Hajnali [...] szerenád ("Serenata all'alba", 1913) emergono i toni parnassiani e impressionisti che caratterizzeranno tutta la sua produzione poetica (Lomha gályán "Su galea pigra", 1917; Az öröm illan "La gioia fugge", 1922; Lélektől lélekig "Dall'anima all'anima ...
Leggi Tutto
Pittore e scrittore francese (Parigi 1861 - Offranville 1942). La sua pittura si ispira a quella di J. Whistler, distinguendosi per maestria tecnica (ritratti di Proust, Gide, Debussy, ecc.). Scrisse varî [...] libri di ricordi e di critica artistica (fu amico degli impressionisti: Manet, Degas, Renoir) e due romanzi, Aymeris (1922) e Émilienne et la maternité (1929). ...
Leggi Tutto
Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] a fatti letterari e con l’e. cominciò quella crisi dei linguaggi artistici che caratterizzò il 20° secolo. Contro l’impressionismo, «arte dell’istante», l’e. fa valere l’istanza soggettivistica: il mondo è una proiezione del soggetto, lo spazio è ...
Leggi Tutto
Termine, usato per la prima volta (1872-73) dal critico P. Burty, per indicare l’interesse per il Giappone e l’influenza della sua arte sui movimenti artistici europei tra la metà del 19° sec. e la Prima [...] , curata dal collezionista e mercante Samuel Bing (1838-1905), della rivista Le Japon artistique (1888-91).
Impressionisti e postimpressionisti furono attratti dai valori cromatici e spaziali delle xilografie giapponesi. I primi ripresero le linee ...
Leggi Tutto
GADDA, Piero
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato il 13 febbraio 1902 a Milano, dove vive. Esordì con un racconto, L'entusiastica estate (Milano 1924), cui seguirono altri volumi di racconti (Liuba, ivi [...] lombarda del secondo ottocento, e del romanzo storico e psicologico, inserisce i modi abbreviati e suggestivi degl'impressionisti e frammentisti, il lirismo paesistico di certi "viaggiatori" lombardi contemporanei come il Linati, e la elaboratezza ...
Leggi Tutto
ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] di scarso valore. Nel 1866, redattore dell'Événement, condusse una campagna di critica d'arte, a favore di É. Manet e degl'impressionisti, e raccolse quegli scritti nei volumi Mon salon e Mes haines, a cui seguì, nel 1867, lo studio Éd. Manet. Altri ...
Leggi Tutto
impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...
impressionante
agg. [part. pres. di impressionare]. – Che impressiona, che spaventa, che provoca turbamento: uno spettacolo, una sciagura i.; un i. delitto; un i. precipizio; in espressioni enfatiche, che colpisce fortemente, o desta sensazione,...