MARINI, Marino
Emilio Villa
Scultore e disegnatore, nato a Pistoia nel 1901. Studiò a Firenze con D. Trentacoste, visse qualche anno a Parigi e ad Atene. Ha vinto il Gran premio per la scultura alla [...] figure di una ieratica e scabra solennità, di una naturalezza idealizzata, di elementare fisicità. Ha subìto influssi impressionisti, espressionisti, cubisti, ma la sua personalità li ha trasformati in semplici mezzi per raggiungere una soluzione ...
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WALDMÜLLER, Georg Ferdinand
Hans Tietze
Pittore, nato il 15 gennaio 1793 a Vienna, ivi morto il 23 agosto 1865. Studiò per breve tempo nell'Accademia di Vienna, poi continuò a lavorare da autodidatta [...] Salisburghese e dei dintorni di Vienna egli ha preceduto molte soluzioni cui dovettero aspirare più tardi i pittori impressionisti. La massima popolarità hanno raggiunto le pitture di genere del W., rappresentanti con accenti pacati tutti gli aspetti ...
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Munch, Edward
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore solitario dell’angoscia
Il grande pittore norvegese Edvard Munch rappresenta nelle sue opere gli ossessionanti fantasmi che costellano la sua vita interiore, [...] artisti ribelli di Cristiania (attuale Oslo). I suoi frequenti viaggi in Francia lo mettono in contatto con le novità artistiche degli impressionisti (impressionismo), dai quali apprende una certa felicità nell’uso del colore, mentre dai pittori post ...
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Pittore (Parigi 1839 - Moret-sur-Loing, Senna e Marna, 1899); nato da genitori inglesi, dopo gli studî commerciali a Londra, decise di dedicarsi alla pittura. A Parigi frequentò i corsi di Ch. Gleyre (1862-64) [...] e appartato, salvo i brevi soggiorni in Inghilterra (1874; 1897) e a Parigi, in occasione delle mostre degli impressionisti, visse prevalentemente nei pressi di Louveciennes e a Moret-sur-Loing: qui, sottile interprete del paesaggio, seppe rendere ...
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Pittore e scultore (Parigi 1834 - ivi 1917), uno dei più importanti pittori francesi della seconda metà del sec. 19º. Figlio di un banchiere d'origine italiana, ricevette nell'ambiente familiare un'educazione [...] il colore più aspro e tuttavia d'una incredibile forza evocativa. Con Pissarro, D. si fa l'organizzatore delle mostre degli impressionisti, dal 1874 al 1880. Dal 1886 i gravi disturbi alla vista, contratti già nella guerra del 1870, lo dissuadono dal ...
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Agraria
I. del terreno è il carattere che dipende dalla proporzione dei diversi costituenti principali, inorganici e organici: terreni di medio i. (o terreni mezzani) sono detti quelli che contengono i [...] chiaroscuro; l’i. grasso si trova soprattutto nei dipinti che mirano a vivi effetti di colore e nella pittura moderna, dagli impressionisti in poi. Un i. eccessivo tende con il tempo a crollare; se liscio a screpolarsi; se troppo sottile ad alterarsi ...
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Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] in posa, girargli intorno per renderlo a tutto tondo.
Già Baudelaire aveva compreso, come pochi in quegli anni e come solo gli impressionisti hanno capito dopo di lui nel secolo scorso, che la realtà urbana non è il finito, lo stabile, il monumentale ...
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CORSI, Carlo
Nicoletta Cardano
Nacque a Nizza l'8 gennaio 1879 da Achille, che era tenore. Fu fratello del soprano Emilia. Stabilitosi a Bologna, manifestò sin dall'infanzia uno spiccato interesse per [...] francese avverrà in seguito, dopo il ritorno in Italia, attraverso le riproduzioni in bianco e nero di alcune delle opere degli impressionisti e di Cézanne (C. Corsi, Al modo di un'autobiografia, in Valsecchi, 1958, pp. XXII-XXVI).
Nel 1909 il C. fu ...
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Movimento artistico sorto in Francia nell’ultimo ventennio del 19° sec., con l’intento di sviluppare e sistematizzare i principi di visione dell’impressionismo. Il termine, usato per la prima volta dal [...] alle posizioni del neoimpressionismo.
L’opera di Seurat, Un dimanche à la Grande Jatte, esposta all’ultima mostra degli impressionisti (1886), segnò, insieme agli studi sullo stesso soggetto, l’inizio della nuova corrente. Attorno a Signac e a Seurat ...
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LICINI, Osvaldo
Federico Pirani
Nacque il 22 marzo 1894 da Vincenzo e da Amedea Corazza a Monte Vidon Corrado, nelle Marche, dove trascorse l'infanzia con il nonno Filippo, essendosi la sua famiglia [...] diffondendo in Italia, il L. trascorreva le serate discutendo con gli amici di "Soffici e della "Voce", di Cézanne e degli Impressionisti" (Solmi, p. 22).
Con Morandi aderì al futurismo partecipando ad alcune serate del movimento a Modena nel 1913 e ...
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impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...
impressionante
agg. [part. pres. di impressionare]. – Che impressiona, che spaventa, che provoca turbamento: uno spettacolo, una sciagura i.; un i. delitto; un i. precipizio; in espressioni enfatiche, che colpisce fortemente, o desta sensazione,...