CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] volgari proverbii (1526), contro cui era stata sporta denuncia per eresia ed indecenza. Tale denuncia portò all'introduzione dell'imprimatur a Venezia e all'ingiunzione all'autore da parte dei censori di espurgare il suo poema.
Eletto (30 sett. 1527 ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] (ancora inedite e conservate nell'Istituto delle scienze di Bologna) si rende conto di quanto fosse difficile ottenere l'imprimatur oppure stampare le proprie opere alla macchia, evitarne la messa all'Indice. Analoghi sintomi di disagio sono stati ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] , dalla sociologia e dall’etica. Spencer attinge a piene mani Darwin, mentre il darwiniano Thomas Huxley dà simbolicamente l’imprimatur alle bozze di stampa. Sul continente, Ernst Haeckel (1834-1919) ha raccolto tra Messina e Jena i materiali per ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] egli conferì un impulso vigoroso, non immune da chiaroscurate sottigliezze strategiche, e lo consegnò con una sorta di imprimatur indelebile ai suoi successori: Guglielmo I (1154-1166) e soprattutto Guglielmo II (1171-1189), alla morte del quale ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] si deve quasi certamente a colui al quale l'opera fu dedicata, l'umanista vescovo di Eichstätt che diede l'imprimatur: l'opera doveva essere il contributo transalpino al dibattito che aveva contemporaneamente luogo in Italia circa la rinascita dell ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Astronomia
Curtis Wilson
Astronomia
L'astronomia del Seicento è segnata da due eventi fondamentali, succedutisi a breve distanza l'uno dall'altro: [...] derivate da principî primi non soggetti al dubbio.
Il dialogo di Galilei fu completato nel 1630 e, una volta ricevuto l'imprimatur dalla Chiesa, fu pubblicato nel 1632 con il titolo di Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Il libro scatenò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] seguire la pubblicazione, e l’infuriare della peste indussero Galilei a trasferire la stampa a Firenze, dove all’imprimatur romano aggiunse quello della locale inquisizione. Benché il manoscritto avesse subito plurime letture, forse anche da parte ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Produzione, circolazione e gestione dei testi
Jean-Pierre Drège
Produzione, circolazione e gestione dei testi
Il processo di produzione e circolazione dei testi [...] il compito di pubblicare i Classici e i testi ufficiali di storia, così come altre opere che avevano ricevuto l'imprimatur dell'imperatore, vale a dire il codice penale, le enciclopedie, i trattati di medicina, le antologie letterarie, e così via ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] dal maestro, e ben esemplifica lo standard e i caratteri stilistici dei dipinti di bottega che venivano licenziati con il suo imprimatur.
Al periodo tra il 1463 e il 1465 risale l'Adorazione del Bambino e santi (Giovanni Battista e forse s. Romualdo ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] ad ultimare la stampa dell'opera. Probabilmente l'appoggio dell'Ordine agevolò la concessione al De motu dell'imprimatur, che altrimenti non sarebbe stata agevole, dato il carattere palesemente galileiano e materialistico dei suoi presupposti. Il ...
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imprimatur
v. lat. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo di imprimĕre, nel sign. mod. di «stampare»; quindi «si stampi»], usato in ital. come s. m. – Parola apposta dal competente vescovo, o più spesso per delega dal suo vicario generale,...
nihil obstat quominus imprimatur
‹nìil òbstat ku̯òminus ...› (lat. «nulla osta a che si stampi»). – Formula che viene stampata in principio o alla fine di libri, fogli o immagini editi con la prescritta licenza dell’autorità ecclesiastica...