ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] 'è traccia dei dogmi cristiani fondamentali dell'incarnazione e della redenzione del genere umano dal peccato originale d'Adamo, -Ash‛arī) che nel Corano il verbo kásaba o iktasába (a differenza di altri verbi designanti l'azione divina) serve ad ...
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MASCHERA
George MONTANDON
Giovanni PATRONI
Giovanna DOMPE'
Nicola FESTA
Alberto MANZI
Guido BARGELLINI
G. Co.
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Marcello MUCCIOLI
(prob. dall'arabo maskharah "caricatura, beffa"; fr. masque; [...] viene portato al di sopra o al di sotto del viso e manca per lo più di fori; il Grulla"; l'origine greca è confermata dal verbo μακκοᾶν usato da Aristofane. Maccus miles " , se n'attribuisce la prima incarnazione ad Antonio da Molino: Brighella. ...
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. Questo epiteto che significa "lo Svegliato, l'Illuminato" designa comunemente il Buddha storico, ma la dommatica degli stessi testi più antichi (Nikāya) sancisce la credenza ch'egli non fu il solo Buddha. [...] immaginare il Buddha non solo come l'apostolo di un nuovo verbo religioso, ma anche come un riformatore sociale, che affrancò Lalitavistara e racconta in 13 canti la vita del Buddha dalla sua incarnazione alla vittoria su Māra. Altri quattro canti, ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] sono considerati come sue incarnazioni e assorbiti quindi nel viṣṇuismo. Rudra, divinità vedica del terrore, si confonde con incarnazione"; ma meglio diremmo "forma" o "modo di manifestazione". Per salvare gli uomini o per annunziare il verbo ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] quanto del signore Gesù Cristo; la menzione della creazione, fatta da Dio per mezzo di Gesù Cristo, della generazione eterna di Gesù Cristo da Dio e della sua incarnazione (in complesso cioè l'identificazione di Gesù Cristo col Verbo divino incarnato ...
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È l'autore d'un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei cosiddetti Padri apostolici (v.).
Contenuto e carattere. [...] . V); vi sono due pastori, l'angelo della voluttà e quello del castigo; E. sconta le colpe dei figli, le quali non vengono creatore di tutta la creazione" con il Verbo e al primo attribuisce l'incarnazione: interpretata, poi, come adozione da parte ...
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. È nella dottrina cattolica il privilegio, tutto proprio della Vergine Maria, "di essere stata, fin dal primo istante del suo concepimento, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, [...] , Correggio, Tiepolo, Sassoferrato, Rubens, Murillo, Ribera.
Bibl.: Del dogma dell'Immacolata Concezione trattano, più o meno diffusamente, la maggior parte dei teologi nei trattati De Verboincarnato, De peccato originali, De Deo redemptore, ecc ...
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Vescovo e scrittore del secolo IV. Nacque a Besandirke, oggi Besanduc, in Palestina al principio del sec. IV. Andò ancor giovanetto in Egitto, trattovi dal fervore di quei monasteri copti, e tornato in [...] del loro insegnamento e prese dalla filosofia greca: Origene. perciò, sarebbe , "padre di Ario, e radice e cagione di tutte le eresie". E. afferma che il Verbo assunse perfetta l'umana natura, che non ne venne a essere diminuita nell'Incarnazione ...
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RICCARDO di San Vittore
Francesco Pelster
Scozzese o inglese di nascita, fu ricevuto in età verosimilmente ancora giovane nell'abbazia dei canonici regolari di S. Vittore a Parigi, in cui era allora [...] nel 1159 divenne vicepriore, e nel 1162 alla morte del priore Nantero gli successe in questo ufficio. Come priore 994). Nel Liber de Verboincarnato (ibid., coll. 995-1010) R. tratta della necessità dell'incarnazione. Un'esegesi allegorico-mistica ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] egli celebrò altamente la sapienza e potenza del Padre; non mai l'umanità del Figlio. Dell'Incarnazione non vide e sentì se non il Adamo, del quale egli, come s. Agostino, sentì fortissimamente la gravità umanamente irreparabile; ma del suo verbo, ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...