COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] farsi di molte altre operette parenetiche (Il conforto dei penitenti; Il mutolo che favella; Ilfuriere del Messia; L'Eterno che principia o l'incarnazionedelVerbo; La caduta gloriosa; La bell'aurora o la natività della Vergine; Il gran cimento dell ...
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GHEDINI, Giorgio Federico
Antonio Sardi De letto
Nacque a Cuneo l'11 luglio 1892 da Alfredo e da Clotilde Margaritelli. Iniziato lo studio del pianoforte e dell'organo nella città natale, si trasferì [...] in honorem s. Gregori Magni (per voce e orchestra, 1932), passando per i toni aspri e vigorosi del Concerto spirituale "De l'incarnazionedelverbo divino" (per 2 soprani, coro di soprani e orchestra da camera, 1943), per giungere infine al grandioso ...
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Troia
Antonio Martina
Città della Troade, ai piedi del monte Ida, tra i fiumi Scamandro e Simoenta. È così chiamata da Tros (o Troe), che diede il nome anche alla regione, la Troade, e Ilio da Ilo, [...] delle cause misteriose della divina Provvidenza che è sopra ogni ragione (Cv IV IV 11). Ma il realizzarsi del mistero dell'incarnazionedelVerbo quale atto di umiltà e giustizia divina induce il poeta a rendere conto dello spezial nascimento e dello ...
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misticismo
Dottrina filosofica o religiosa che afferma la possibilità, nell’uomo, di giungere al possesso dell’assoluto, prescindendo o superando i procedimenti logico-discorsivi, mediante facoltà di [...] , l’assoluto è l’Uno al di sopra dell’essere e del pensiero; il saggio, per congiungervisi, deve trascendere il mondo sensibile dal manifestarsi stesso di Dio attraverso la rivelazione e l’incarnazionedelVerbo. Così l’ascesa dell’uomo a Dio non è ...
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Ugo da San Vittore
Sofia Vanni Rovighi
È nominato da D. in Pd XII 133; lo presenta s. Bonaventura come uno di coloro che è accanto a lui e ai francescani Illuminato e Agostino. Si potrebbe pensare che [...] teologia, che ha per oggetto la storia della salvezza, distinta in due periodi dall'evento centrale dell'incarnazionedelVerbo.
Alla " lectio " deve seguire la " meditatio ", che è definita " cogitatio frequens cum consilio, quae causam et originem ...
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mistero
Dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (forse der. di μύω «chiudersi, esser chiuso»).
Nelle religioni antiche
Con il termine misteri o con una formulazione più ampia che lo contiene [...] l’esistenza ma anche la natura intima trascende le forze dell’intelligenza creata: per es., la trinità divina, l’incarnazionedelVerbo; il m., pur essendo superiore alla ragione, non è a essa contrario; anzi, una volta conosciuto per rivelazione, l ...
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ENRICO
Valerio Ascani
Scultore, attivo a Pistoia nella seconda metà del sec.XII, il suo tiome è noto unicamente dalla iscrizione presente sul capitello destro del portale maggiore della chiesa di S. [...] le scene raffigurate sui due capitelli costituiscono una narrazione unitaria. Si tratta degli episodi connessi con l'incarnazionedelVerbo: sul capitello sinistro Annunciazione a Zaccaria, Visitazione; sul destro Annunciazione a Maria tra s. Anna e ...
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GIOVENALE da Orvieto
Stefania Bolzicco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e mosaicista originario di Orvieto. Operoso nella sua città natale e a Roma durante la prima metà del [...] nomen ejus" (Rondinino; Armellini; Bertini Calosso). Ai lati di questa scena, erano dipinte, rispettivamente, a destra l'IncarnazionedelVerbo divino, a sinistra la Crocifissione con santi e la Trinità. Impossibile stabilire con certezza se l'autore ...
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bando
Lucia Onder
In Pg XXX 13 novissimo bando (cfr. I Corinth. 15, 52 " In momento, in ictu oculi, in novissima tuba; canet enim tuba, et mortui resurgent incorrupti ") è " l'ultima richiesta " (Landino), [...] di Giovanni che nel primo capitolo tratta dell'incarnazionedelVerbo (tra gli antichi Benvenuto, Buti) o ambedue natura posto in bando (cioè " morto "); in Fiore XXI 8 i' fu' del giardin rimesso in bando, cioè " escluso ", " mandato via ", e CLXIII 4 ...
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INCARNAZIONE
Nicola TURCHI
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Storia delle religioni. - Il senso più generale d'incarnazione è la presenza di un essere divino entro forma umana, si debba questa presenza a un processo discendente della [...] si fabbricarono a bella posta i verbi denominativi derivati da besrā, "carne" ("incarnarsi"), e da barnāshā "uomo" ("umanarsi", "diventare uomo") come del tutto sinonimi. Per la dottrina cattolica dell'incarnazione, v. gesù cristo, XVI, pp. 868 ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...