Celso
Filosofo platonico del sec. 2°. È, fra gli autori che nella Tarda Antichità scrissero contro la dottrina cristiana, quello di cui si conservano i materiali più cospicui, a causa della dettagliata [...] di P. Glöckner, 1924; di R. Bader, 1940) in cui C. critica la concezione cristiana della divinità, la dottrina dell’incarnazione «si basano sulla conoscenza dei demoni e sugli incantesimi» (I, 6). Cristo non è il messia, ma un «mentitore» (II, 6-9) ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] del Vangelo di Giovanni, che riassume la fede delle prime generazioni cristiane in Cristo, Dio-uomo di coloro che vissero secondo ragione come i profeti e i filosofi greci (Eraclito e Socrate), si è poi manifestato agli uomini nell’incarnazione ...
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Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] invece segreto o m. divino.
Nel Nuovo Testamento Cristo annuncia i m. del Regno. Però è soprattutto nell di cui non solo l’esistenza ma anche la natura intima trascende le forze dell’intelligenza creata: per es., la trinità divina, l’incarnazione ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] alla redenzione e alla morte sulla croce del Cristo per la quale il m. viene trasformato agli uomini, ossia dell’Incarnazione e della Redenzione.
La si definisce il pensiero ortodosso: si afferma l’origine di tutto il creato da un unico Dio e si ...
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(gr. Σωτήρ) Epiteto («salvatore») di molte divinità dell’antica Grecia, soprattutto di Zeus. Il corrispondente latino si può considerare Sospes. In età ellenistica il titolo fu attribuito anche ai re. [...] Nuovo Testamento: Cristo è il salvatore e il suo insegnamento è messaggio di universale salvezza. di Dio, in rapporto alle capacità dell’uomo peccatore; perciò il problema della salvezza si rifrange in molteplici problemi: in quello dell’incarnazione ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] in gran numero nell'America, i membri di questa chiesa cristiano-riformata (gereformeerd) che si staccò dalla chiesa -1927), autore dello squisito poema Mei e di piccole liriche, incarnazione del più delicato impressionismo, prolunga il proprio ...
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GROTTA (dal gr. κρύπτα; fr. grotte; sp. gruta; ted. Grotte; ingl. grotto)
Michele GORTANI
Umberto FRACASSINI
Grotta o caverna è, nel linguaggio comune, una cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale, [...] di Lourdes, hanno la loro grotta sacra, e, senza tener conto della tradizione evangelica, in Palestina la tradizione locale indica a Betlemme una grotta come il luogo dove nacque Gesù Cristo, e a Nazareth un'altra come il luogo dell'Incarnazione ...
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SANSOVINO
Adolfo Venturi
. Iacopo Tatti, detto il S., architetto e scultore, nacque a Firenze il 2 luglio 1486, morì a Venezia il 27 settembre 1570. Entrò giovinetto nella bottega di Andrea Contucci, [...] Sacra conversazione del Museo di stato a Berlino, il Cristo risorto nel Museo Nazionale di Firenze, i camini della figura, esempio di ritmica eleganza per la sovrana dignità della posa, ci dà l'ultima incarnazione del suo ideale di bellezza classica, ...
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GIANNONE, Pietro
Fausto Nicolini
Nato il 7 maggio 1676 a Ischitella, da Scipione e Lucrezia Micaglia, e recatosi intorno al 1692 a Napoli per erudirsi nella giurisprudenza, la sua fiammeggiante passione [...] Vienna presso Carlo VI, che gli concesse asilo e una pensione annua di mille fiorini. E là, mentre Roma poneva il libro all'Indice ( eterna: due dogmi proclamati primamente da Cristo, e ai quali e all'Incarnazione del Verbo si riduce l'essenza del ...
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GIUSTINO ('Ιοστῖνος), santo
Mario Niccoli
Martire e scrittore cristiano, il principale rappresentante della letteratura apologetica greca del sec. II (v. apologetica). Nacque a Flavia Neapolis (oggi [...] , nega qualsiasi valore alla legge giudaica). Ma il λόγος si è ora incarnato e rivelato in Cristo (G. vuol difendere il carattere di necessità all'Incarnazione) e attraverso la parola di questo la verità non ha più veli o lacune per gli uomini. In ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...