ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] vetus (e famiglia) è tutto ciò che precede un evento salvifico o innovativo-migliorativo e dal punto di vista epocale data dall'incarnazionediCristo e dall'età di Augusto; antiquus (e famiglia) è pure ciò che precede e data (in Gellio e altri) per ...
Leggi Tutto
FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] dell'arte, il ruolo delle icone e dei sostegni materiali alla spiritualità cristiana e il nesso fra arte e incarnazionediCristo.Nilo di Ancira detto il Sinaita (m. nel 430 ca.) nella lettera al prefetto Olimpiodoro (Ep., IV, 61; PG, LXXIX, coll ...
Leggi Tutto
NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue diCristo" (I [...] dell'antichità (come per i profeti e i patriarchi dell'Antico Testamento: v. filosofi).
L'incarnazionediCristo viene raffigurata nell'arte cristiana del III sec. e dell'inizio dei IV (in prevalenza ancora legata all'arte funeraria) in immagini ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] . Nell'incipit del documento si ricordavano i doni immensi e innumerevoli della misericordia divina; nell'arenga si rievocava l'incarnazionediCristo a pro della salvezza e della redenzione del genere umano e si citava il vicariato concesso da ...
Leggi Tutto
Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] terrestre, e si concluderà con l'avvento del regno di Dio. Questa prospettiva escatologica si combina con il riconoscimento di un evento centrale, rappresentato dall'incarnazionediCristo e dal suo sacrificio, che riscatta l'umanità dal peso ...
Leggi Tutto
venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] è usato a proposito dell'infusione dell'anima nel corpo (Cv IV XXI 9), dell'incarnazionediCristo (III XI 3), della sua discesa nel Limbo (If IV 53, XII 38), dell'avvento di esseri messianici (I 102 infin che 'l veltro / verrà; Pg XX 15) e della ...
Leggi Tutto
Agiografia e culto costantiniano delle Chiese d’Oriente
La figura di Costantino tra l’invasione araba e la quarta crociata
Thomas Pratsch
In epoca mediobizantina, tra il VII e il XII secolo1, quando [...] . In un altro brano si dice poi: e così ci è stato mostrato con chiarezza che l’incarnazionediCristo non è rappresentabile, e che la natura divina in sé non è rappresentabile, non è mista né composta, come infatti anche questi, pur descritto nella ...
Leggi Tutto
Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] e la pace del suo regno. Così, da un lato, in qualche modo l’azione dell’imperatore prolunga l’incarnazionediCristo, estendendola alla dimensione storica e politica del presente e, dall’altro, riporta in vita e restaura, aggiornandola, la monarchia ...
Leggi Tutto
ICONA
J. Lafontaine-Dosogne
Termine derivante dal gr. εἰϰών, che significa in senso ampio 'immagine' e più specificamente 'ritratto'. Benché nell'ambito della storia dell'arte bizantina esso sia stato [...] presentando l'immagine santa come simbolo e insistendo sul suo valore didattico: la stessa incarnazionediCristo autorizzava a rappresentare il Figlio di Dio sotto sembianze umane.La corrente iconoclasta riacquistò tuttavia vigore sotto Leone V l ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] formata alla luce del passaggio dall’Illuminismo al Romanticismo. Poiché nell’interpretazione möhleriana della Chiesa come continua incarnazionediCristo, sempre rinnovantesi per opera dello Spirito, non è concepibile una vera ‘rottura’ nella storia ...
Leggi Tutto
incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...