DAMNAMENEUS (Δαμναμενεύς)
L. Guerrini
1°. - Uno dei Daktyloi Idaioi (y.). Il suo nome appare formato dalla radice del verbo δαμνάω (= δαμάζω, sott. bronzo, ferro, ecc.) e μέγας. Secondo Esichio, indica [...] il martello "terribile per il suo vigore"; è compagno di Kelmis (= fuoco) e dell'ὐπέρβιος Akmon (= incudine) nell'invenzione della fusione e lavorazione dei metalli. È detto anche servo della ninfa Adrasteia. È ricordato come Daktylos nella Foronide ...
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EUTH (Εὐϑ- Εὐϑ...)
M. B. Marzani
Il nome si trova sul retro di una moneta con una quadriga in corsa, vista di scorcio e una Nike. Sulla faccia anteriore è la testa femminile firmata da Eumenes (v.) ottenuta [...] da un conio impresso a martello, mentre l'immagine sul retro è ottenuta con l'incudine.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 428; G. E. Rizzo, Monete Greche della Sicilia, Roma 1946, p. 205 ss., tav. XLIII, 10. ...
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CONIO
L. Travaini
Con il termine c. si designa uno strumento usato per la lavorazione delle monete, consistente in un blocchetto di metallo che reca incisa in cavo su un'estremità la figurazione e/o [...] al fatto che i c., pur essendo usati a coppie (dritto e rovescio), erano di solito prodotti in gruppi composti da un c. d'incudine (pila) e due o più c. di martello (torselli); gruppi di una pila e due torselli erano previsti per la coniazione dei ...
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DA RONCO, Roberto (pseudon. Berto da Cogolo)
Giancarlo Volpato
Nacque a Cogollo di Tregnago (prov. di Verona) il 9 sett. 1887 da Benvenuto e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la famiglia [...] quasi una necessità; in questo borgo solitario ai piedi dei monti, il D. imparò dal padre l'uso della fucina, dell'incudine, del martello e del maglio; frequentò la scuola d'arte di Soave dove apprese il disegno, la sbozzatura del marmo, la scultura ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] tipo principale, avente per lo più riferimento all'autorità emittente, spesso ivi ritratta. Si può indicare anche come dritto il lato prodotto dal conio di incudine; tuttavia non sempre il tipo e la leggenda principale sono impressi sul conio (v.) di ...
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CRISTOFANO di Michele, detto il Robetta
Dora Liscia Bemporad
Figlio di Michele di Cristofano di Martino, nacque a Firenze il 17 nov. 1462. Fu incisore e orafo. Dalla continuità delle sue portate al [...] era mangiare cibi che venivano presentati in modo mirabotante; C. "fece d'una testa di vitello con acconcime d'altri untumi, un'incudine; che fu molto bello e buono ...". Morì dopo il 1535, anno in cui Cosimo dei Medici comperò da lui e dai suoi ...
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MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] , essi avevano come caratteristica comune quella di avere scoperto le consonanze musicali grazie a martelli battuti su di un'incudine (Pontificale di Saint-Rémi, fine del sec. 12°, Reims, Bibl. Mun., 672, c. 1r). Essi appaiono rappresentati nell'atto ...
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DORATURA
L. Vlad Borrelli
Ricopertura con oro di oggetti in altra materia. Tecnica già nota in Egitto alla metà del IV millennio (collana nei Musei di Berlino del 3500 a. C. circa; raffigurazione di [...] l'opera di un aurifex brattiarius, come indica l'iscrizione: l'artefice tiene con la sinistra una lastra o un foglio su un incudine e con la destra lo batte col martello. Accanto a lui sono i pacchetti già pronti di foglie d'oro. Con foglia d ...
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Musica
Strumento a percussione costituito da una cassa di risonanza, solitamente in rame, chiusa da una membrana che viene percossa da mazzuoli a testa sferica in feltro, cuoio, sughero o altro materiale. [...] membrana del t. o miringe). La cassa del t. è la cavità dell’osso temporale che accoglie la catena degli ossicini (martello, incudine, staffa), i muscoli relativi e un nervo (la corda del t.): comunica mediante la tromba di Eustachio con la faringe e ...
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EUKLEIDAS (Εὐκλείδας)
L. Breglia
È, dopo Eumenes e Sosios, il terzo incisore della zecca di Siracusa che firmi le proprie opere; attivo fra il 440 e il 420 circa a. C. lascia, per tutta la durata della [...] in cui si riscontra la successiva usura. Né l'accorgimento preso, di adattare il secondo conio di questo tipo all'incudine, e il suo più leggero modellato, riescono ad assicurare a quest'ultima opera molto maggior durata.
Fortemente influenzato però ...
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incudine
incùdine (ant. o pop. ancùdine, poet. incude e ancude) s. f. [dal lat. incus -udis (lat. tardo genit. -udĭnis), der. di cudĕre «battere il metallo, forgiare»]. – 1. a. Attrezzo del fucinatore, e in genere di fabbri, meccanici, calderai,...
tasso1
tasso1 s. m. [forse retroformazione di tassello1]. – Incudine quadrata, usata dai fabbri per lavorare il metallo: udendo ad or ad or fracasso Di ferro ... e il maglio rimbombar sul tasso (Pascoli). Più propriam., utensile di piccole...